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Semaforo verde per il Tecnopolo, 2 milioni di euro e nuova governance


Tanto tuonò che piovve. Il Tecnopolo del Mediterraneo per lo sviluppo sostenibile di Taranto ha la sua governance. I ministri Adolfo Urs, (Imprese e made in Italy), Anna Maria Bernini (Università e Ricerca) e Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanza) hanno infatti nominato il professor Antonio Messeni Petruzzelli, ordinario di Gestione dell’Innovazione presso il Politecnico di Bari, presidente della Fondazione Tecnopolo; Andrea Alunni, esperto di trasferimento tecnologico con esperienza a Oxford e Bruxelles, assumerà il ruolo di segretario generale.

Il Consiglio di amministrazione sarà composto da quattro membri: Lorenzo Ferrara, Antonio Felice Uricchio, Leonardo Conserva e Maddalena Vietti Niclot.

 

Con le nomine si può considerare avviata l’attività del Tecnopolo del Mediterraneo dando concretezza a un progetto che finora era rimasto solo sulla carta e che oggi proietta Taranto in una dimensione internazionale, diventando un punto di riferimento per la ricerca applicata e lo sviluppo di tecnologie avanzate, con particolare attenzione a energia pulita, economia circolare e decarbonizzazione dei processi industriali.
«Questo intervento – si legge in una nota del ministero alle Imprese e al made in Italy – si inserisce nella più ampia strategia del Governo per dare un futuro industriale solido e sostenibile alla città, simbolo della grande industria italiana e che ora può diventare sempre più un modello di sviluppo avanzato e di sostenibilità ambientale. La decarbonizzazione della produzione industriale e la riconversione del comparto siderurgico rappresentano pilastri fondamentali di questa trasformazione, con l’obiettivo di coniugare innovazione e transizione verde».
L’Istituto di Ricerche Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, istituito con la legge di Bilancio del 2019, si affianca ad altri due poli di eccellenza già attivi: il Centro Nazionale per l’Intelligenza Artificiale di Torino e il Chips.IT di Pavia. Con il Tecnopolo, Taranto si afferma come punto di riferimento per la ricerca applicata e lo sviluppo di tecnologie avanzate, puntando su energia pulita, economia circolare e decarbonizzazione dei processi industriali. La riqualificazione del settore siderurgico sarà centrale in questo processo, garantendo la continuità produttiva attraverso tecnologie innovative a basso impatto ambientale.

 

I commenti – Il ministro Urso: “Passo avanti per rendere Taranto modello di sostenibilità”
«Oggi si compie un importante e significativo passo per rendere Taranto un modello di sostenibilità ambientale e di innovazione nei processi di decarbonizzazione», ha dichiarato il ministro alle Imprese e al made in Italy. «Dopo aver avviato il rilancio dell’ex Ilva, con la prospettiva di farne il più avanzato impianto di tecnologia green d’Europa – ha concluso il ministro -, aggiungiamo un altro tassello fondamentale nel mosaico che il governo, fin dal primo giorno, ha messo in campo per ridare a Taranto un ruolo centrale nel futuro industriale del Paese e rendere questo territorio un esempio nella transizione verde, vincendo la grande sfida della riconversione industriale».

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Bernini: “Stanziati 2 milioni di euro per questo grande progetto”

Per il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, quella del Tecnopolo del Mediterraneo «è un’opportunità unica per Taranto, la Puglia e il Mezzogiorno. Il Mur ha stanziato, con un apposito fondo, 2 milioni di euro per far partire questo grande progetto che, in prospettiva, potrà vedere nel Tecnopolo la sede ideale per implementare le attività finanziate dal Piano “Just Transition Fund” per Taranto. Avremo così – ha concluso – un polo scientifico d’eccellenza che sarà al centro dello sviluppo della politica industriale non solo del territorio ma dell’intero Paese».

 

Turco (M5S): “Premiata la lungimiranza del governo Conte II”

«Una grande notizia per il futuro di Taranto: il Tecnopolo del Mediterraneo ideato, voluto e finanziato nel corso del governo Conte II, con il grande lavoro posto in essere dal M5S, diviene finalmente realtà». A parlare così è il vicepresidente del M5S, sen. Mario Turco, il quale ricorda il lavoro fatto in prima persona in qualità di sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri e di responsabile del Contratto istituzionale di sviluppo per l’area di Taranto. «Ci auguriamo – ha concluso Turno – che il Governo colga l’occasione per lavorare sulla riconversione industriale ed economica di Taranto, dando seguito al percorso alla politica seria e lungimirante avviata dal M5S negli anni di governo».

 

De Palma (FI): “Grazie a governo centrodestra Tecnopolo diventa straordinaria realtà”
«
Il Tecnopolo di Taranto diventa finalmente una realtà, un risultato straordinario, una grande opportunità per la città tarantina, per la Puglia, per il Mezzogiorno e per tutto il Paese».
Così Vito De Palma, capogruppo di Forza Italia in Commissione Finanze e segretario provinciale di Taranto, commenta l’avvio del Tecnopolo di Taranto con la nomina dei componenti la governance. 
«Ringrazio il Governo, i ministri Urso, Giorgetti ed in particolar modo la ministra Bernini, che ha stanziato le risorse per la costituzione per aver fortemente creduto nella bontà del progetto. Finalmente l’Italia e il Sud – ha poi concluso De Palma – possono vantare un hub internazionale per tutto il mondo scientifico nel campo della ricerca sulle rinnovabili, lo sviluppo sostenibile, una straordinaria realtà che sarà volano di crescita economica e maggiore competitività del nostro sistema produttivo. Taranto al centro tra le azioni politiche prioritarie del governo».

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Iaia (FdI): “Stiamo provando a riscrivere le sorti della città”

«Stiamo provando a riscrivere le sorti di una città che sembrava destinata al declino e all’abbandono. Da parte del governo Meloni invece, il territorio ionico è oggetto di importanti interventi ed investimenti. Oggi è un grande giorno perché, finalmente, partiranno le attività del Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile di Taranto».

È particolarmente soddisfatto l’on. Daio Iaia, parlamentare e presidente provinciale di Fratelli d’Italia. «Con la nomina della governance – ha aggiunto Iaia – si danno gambe a questo progetto che non resta isolato ma s’inserisce in un piano Taranto, finalizzato ad una produzione industriale moderna, sostenibile e di grande prestigio per il Paese. Il processo di decarbonizzazione passa attraverso la ricerca, l’innovazione e la volontà concreta di puntare sullo sviluppo del Tarantino».



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