Colpo di scena! Ciclone furioso nei giorni della Merla. Maltempo violento e Neve. Tutte le zone coinvolte

Sembrava che i giorni della Merla, tradizionalmente noti come i più freddi dell’anno, dovessero trascorrere all’insegna della tranquillità atmosferica e di una mite stabilità. Ma i modelli matematici hanno stravolto ogni previsione, mostrando un cambio di scenario tanto repentino quanto imponente. L’alta pressione, che negli ultimi giorni ha garantito condizioni climatiche quasi primaverili su buona parte d’Italia, sta per essere erosa da un vasto sistema di bassa pressione proveniente dall’Atlantico. Un ciclone furioso è pronto a prendere il controllo della scena meteo, portando con sé un’ondata di maltempo violento, mareggiate e nevicate.

Un ciclone furioso nei giorni della Merla

Le ultime proiezioni evidenziano come il campo di alta pressione, finora dominante, cederà il passo a una perturbazione ciclonica di vaste proporzioni. Questo vortice furioso farà il suo ingresso sul nostro Paese proprio nei giorni della Merla, scardinando l’apparente tranquillità atmosferica e innescando una fase di marcato maltempo. La mitezza che ci ha accompagnato fino a oggi sarà solo un ricordo: il ciclone porterà con sé venti intensi, piogge abbondanti e un generale calo delle temperature.

Sebbene le temperature siano destinate a diminuire, non si prevede un abbassamento sufficiente per far nevicare in pianura. La neve, infatti, interesserà le Alpi e gli Appennini, ma solo a quote medie comprese tra i 900 e i 1000 metri. Tuttavia, il coinvolgimento dell’intero territorio nazionale renderà questo evento meteorologico uno dei più significativi dell’inverno in corso.

Le zone maggiormente coinvolte dal ciclone

Il ciclone colpirà dapprima il Nord Italia, dove il maltempo si manifesterà con piogge battenti, venti forti e nevicate abbondanti sulle Alpi, sopra i 900 metri. Anche le regioni di pianura sperimenteranno condizioni di instabilità, con piogge diffuse e possibili episodi temporaleschi. L’impatto del ciclone si sposterà poi verso il Centro-Sud, con un’intensificazione dei fenomeni nelle regioni appenniniche e sulle coste tirreniche. In queste zone, oltre alle precipitazioni, si temono violente mareggiate causate dai venti di burrasca che accompagneranno il vortice.

Il Meridione non sarà risparmiato da questo colpo di scena atmosferico. Calabria, Sicilia e Puglia potrebbero essere particolarmente esposte agli effetti del ciclone, con piogge abbondanti e mareggiate che colpiranno i settori costieri. Il versante adriatico, invece, sarà interessato da venti sostenuti e fenomeni diffusi, sebbene di intensità minore rispetto al Tirreno.

Temperature in calo, ma neve solo in montagna

Il passaggio del ciclone furioso nei giorni della Merla comporterà un deciso calo delle temperature su tutta la Penisola. Tuttavia, come accennato, il freddo non sarà tale da portare nevicate in pianura. Le nevicate, seppur abbondanti, rimarranno confinate a quote medie. Sulle Alpi, le nevicate potrebbero accumulare diversi centimetri di neve fresca, garantendo un’importante risorsa per le località sciistiche. Anche sugli Appennini, dalla Toscana alla Calabria, si prevedono accumuli significativi, ma sempre al di sopra dei 900-1000 metri.

Questo calo termico sarà comunque avvertito da nord a sud, con temperature minime che torneranno più consone al periodo invernale. Il vento accentuerà ulteriormente la percezione del freddo, rendendo l’atmosfera più rigida rispetto ai giorni miti che hanno caratterizzato la prima parte di gennaio.

Mareggiate e venti intensi: l’Italia nel mirino del maltempo

Uno degli effetti più temibili del ciclone saranno le mareggiate, alimentate dai venti di burrasca che soffieranno con intensità su buona parte delle coste italiane. I settori tirrenici saranno i più esposti, con onde alte che potrebbero provocare danni lungo i litorali. Anche le coste adriatiche e ioniche dovranno fare i conti con l’impeto del mare, sebbene con fenomeni meno intensi rispetto al Tirreno.

I venti soffieranno con forza su tutto il Paese, assumendo caratteristiche di burrasca in alcune zone. Le raffiche più intense si registreranno lungo i crinali appenninici e sulle coste, dove potrebbero superare i 70-80 km/h. Questo aumento della ventilazione, se da un lato contribuirà a rendere il clima più rigido, dall’altro favorirà una maggiore percezione di instabilità atmosferica.

Un evento da monitorare con attenzione

La portata di questo ciclone furioso rende i giorni della Merla un momento di grande interesse per gli appassionati di meteorologia. L’evoluzione di questa fase perturbata sarà cruciale per comprendere l’impatto complessivo del vortice ciclonico sull’Italia. I modelli matematici, pur non ancora del tutto concordi, confermano la possibilità di un maltempo violento che potrebbe segnare l’inverno 2025.

Mentre attendiamo ulteriori aggiornamenti, possiamo già dire che questo evento meteorologico rappresenta un vero colpo di scena, capace di trasformare i giorni della Merla in un periodo di intenso maltempo. La neve, il vento e le mareggiate saranno i protagonisti di un’Italia alle prese con uno dei cicli atmosferici più significativi degli ultimi mesi.

Leggi anche: arriva il GELO siberiano su Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, ecco quando

Leggi anche: Si rompe il POLO, NEVE su Milano, Torino e Val Padana. Ecco quando

Leggi anche: ZONALITA’ a MILLE, ma il BURAN a febbraio

Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI