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Processo ai tamponi rapidi Covid in Veneto, assolti il dottor Rigoli e Simionato (Azienda zero). Zaia: «Ristabilita la verità»


di
Gabriele Fusar Poli

Assoluzione per«insussitenza dei fatti» per il coordinatore delle microbiologie e la direttrice del«cervello amministrativo» della Sanità veneta in era Covid. Alla base dell’accusa l’esposto del virologo Andrea Crisanti

Si è concluso l’ormai celebre processo sui tamponi rapidi: nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 23 gennaio, nell’aula F del Tribunale di Padova, la giudice Laura Chillemi ha assolto «per insussistenza dei fatti» Roberto Rigoli e Patrizia Simionato, rispettivamente ex coordinatore delle microbiologie del Veneto ed ex direttrice generale di Azienda Zero, il «cervello amminiatrativo» della sanità regionale, i quali erano indagati per falso ideologico, frode processuale e turbativa d’asta. Nella penultima udienza proprio la giudice aveva invitato le parti a discutere sull’eventualità dell’applicazione dell’articolo 129 del Codice penale, ovvero sulla possibilità di prosciogliere gli imputati per l’inconsistenza dei fatti ancor prima di concludere l’elenco dei testimoni chiamati a deporre. 

Le difese: «Processo senza fondamento»

Alla lettura della sentenza erano presenti anche Roberto Rigoli e Patrizia Simionato, i quali non hanno però voluto commentare l’assoluzione. A farlo per loro sono stati i rispettivi avvocati, a partire da Giuseppe Pavan, che difendeva il dottor Rigoli: «Il processo ha dimostrato in maniera assolutamente evidente la sua innocenza. Non è stato nemmeno necessario concludere questo processo: la giudice ha preso la sua decisione dopo aver sentito solo i testimoni del pubblico ministero, vale a dire quelli dell’accusa. Anche dalle loro deposizioni è risultato che il dottor Rigoli ha svolto in maniera professionale il proprio incarico, oltretutto in un momento difficilissimo alla luce dell’esplosione della pandemia di Covid-19 contribuendo in maniera decisiva alla tutela della salute pubblica. Siamo quindi molto soddisfatti, ma allo stesso tempo siamo anche pervasi da un sentimento di tristezza: il legislatore sta facendo molti sforzi affinché si portino a processo soltanto i casi che lo meritano, mentre questo è un caso in cui l’accusa è destituita da ogni fondamento, anche di quelli scientifici. Nulla potrà ripagare il dottor Rigoli e la sua famiglia per questo lungo periodo di sofferenza, anche per la gogna mediatica alla quale è stato sottoposto». Sulla stessa linea d’onda anche l’avvocato Alessandro Moscatelli, che difendeva invece Patrizia Simionato: «Siamo di fronte a un processo che non si doveva nemmeno iniziare, in quanto basato su una confusione terminologica che in quei momenti poteva capitare. Giusto quindi che sia finito in questo modo: il Tribunale ci ha dato ragione, ed è una grande soddisfazione sia per noi difensori, perché per certi punti di vista è stato anche un risultato inaspettato, che per la dottoressa Simionato, che ha dovuto sopportare una pena non da poco». 




















































L’esposto di Crisanti

Il processo era iniziato (al netto delle indagini e dell’udienza preliminare con conseguente rinvio a giudizio) nel febbraio del 2024 ed era nato dall’esposto presentato da Andrea Crisanti, ex direttore della Microbiologia dell’ospedale di Padova ora parlamentare del Partito Democratico, contro l’utilizzo dei tamponi rapidi Abbott e la loro adozione a fine agosto 2020.

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Zaia: «Ristabilita la verità»

«È una notizia bellissima», il commento che Luca Zaia affida a una nota. «Si ripristina e si ristabilisce la verità – spiega il presidente del Veneto -, dopo anni di insinuazioni, accuse e le peggiori cose che abbiamo sentito dire. Ho sempre difeso questi due professionisti della sanità del Veneto e penso che questa sentenza rappresenti anche una giusta riabilitazione sociale verso persone che hanno sofferto molto. Si tratta di professionisti che hanno subito pesanti conseguenze, anche sul fronte della salute, a causa di accuse impensabili e inimmaginabili”, dichiara Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto

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23 gennaio 2025 ( modifica il 23 gennaio 2025 | 20:20)



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