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Bain Capital studia la vendita di Italmatch Chemicals. Deal da 1,5 mld euro


Bain Capital starebbe valutando una possibile vendita di Italmatch Chemicals, gruppo leader nella chimica di specialità e specializzato nella produzione e commercializzazione di additivi e soluzioni per il trattamento acque e degli oli lubrificanti, oil & gas  e ritardanti di fiamma per le materie plastiche e per il settore delle energie rinnovabili. Lo scrive Bloomberg, precisando che il gruppo potrebbe essere valutato 1,5 miliardi di euro.

Sarebbe l’ennesimo cambio di controllo per Italmatch Chemicals, che era nato nel 1997 quando  Investindustrial, affiancato da Iniziativa Piemonte, aveva finanziato il  management buyout del gruppo Saffa, allora specializzato in derivati del fosforo e poi rinominato Italmach Chemicals,  e aveva affiancato il management nella prima fase di sviluppo internazionale della società. Nel 2000 Investindustrial aveva poi ceduto il controllo ad Argos Soditic e Iniziative Piemonte. Successivamente, nel 2004, Investindustrial aveva riacquistato il controllo di Italmatch dai due fondi e ne aveva finanziato il successivo sviluppo per acquisizioni. Nel novembre 2010 Investindustrial aveva venduto Italmatch a Mandarin Capital Partners e alla famiglia Malacalza. Nel 2014 Ardian aveva poi comprato Italmatch da Mandarin Capital Partners e dalla famiglia Malacalza. Nel luglio 2018, la società è stata infine rilevata da Bain Capital Private Equity (si veda altro articolo di BeBeez) e nel 2023 del Dussur fund, veicolo di investimento del governo dell’Arabia Saudita, posseduto dal Saudi Arabian Public Investment Fund (PIF), Saudi Aramco e SABIC (Saudi Basic Industries Corporation) ha acquisito per 100 milioni di dollari una quota di poco meno del 20% in aumento di capitale nella controllante Fire (BC) MidCo Ltd (si vedano qui il comunicato stampa di allora e qui il bilancio 2023). In tutti questi passaggi il top-management, guidato dall’amministratore delegato Sergio Iorio, ha sempre mantenuto una quota di minoranza del capitale.

Nel frattampo, Italmatch ha condotto un’aggressiva campagna di m&a. L’ultima acquisizione risale a un anno fa, con acquisto di una quota di maggioranza della rivale brasiliana Alcolina, specializzata nel trattamento delle acque per il bioetanolo, la produzione di zucchero e le applicazioni industriali (si veda altro articolo di BeBeez).In precedenza, il gruppo ha acquisito la britannica Aubin Group, il business & asset relativi alla produzione e vendita di fosfonati realizzati nel sito produttivo della cinese Jiayou Chemical Co., la statunitense Detrex Corporation, la brasiliana Sudamfos do Brasil, la francese Magpie Polymersdue rami d’azienda di Solvay (additivi a base di fosforo per il settore minerario e additivi per il trattamento acque), la statunitense Compass Chemical International, la britannica BWA Water Additives, l’americana Water Science Technologies, la norvegese Eco Inhibitors, la statunitense FRX Polymers e il progetto RecoPhos Project Technology da Israel Chemicals.

Intanto due anni fa, nel gennaio 2023, il gruppo aveva rifinanziato il debito con due nuovi bond senior a scadenza 2028 per un totale di 690 milioni di euro. In particolare, erano stati rifinanziati sia il vecchio bond da 650 milioni a scadenza 2024 quotato alla Borsa di Vienna e alla Borsa di Dublino sia l’ammontare utilizzato della revolving facility. Contestualmente, il gruppo aveva annunciato l’emissione a favore di alcuni obbligazionisti del vecchio bond dei nuovi bond a tasso variabile per un valore complessivo di 74,447 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).

Il gruppo ha chiuso i nove mesi 2024 a fine settembre con ricavi che per gli ultimi 12 mesi hanno raggiunto quota 695 milioni di euro e un ebitda rettificato di 140 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 582 milioni (si veda qui la presentazioni agli obbligazionisti), dopo aver chiuso il 2023 con 671 milioni di euro di ricavi, un ebitda rettificato di 120 milioni e un debito finanziario netto di 588 milioni (si veda qui la presentazione agli obbligazionisti).

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