(La rinfusiera Yi Peng 3 mentre passa sotto il Great Belt Bridge; foto courtesy by Storebaelt Bridge webcam)
Il Primo Ministro svedese Ulf Kristersson ha dichiarato di “non fare alcuna accusa”, ma di voler “fare chiarezza su quanto accaduto al momento della presenza della nave cinese nell’area dell’incidente”
Stoccolma. La Polizia svedese ha completato l’ispezione di due rotture di cavi in fibra ottica nel Baltico e ha concluso che la nave cinese Yi Peng 3 li ha recisi trascinando l’àncora per circa 100 miglia lungo il fondo del mare, secondo il Wall Street Journal.
Il passo successivo nell’indagine è determinare se l’equipaggio ha accidentalmente trascurato ore di transito con un’àncora sul fondo, una perdita di velocità e diverse ore di funzionamento AIS- dark (oscurato); tuttavia, la Cina, lo Stato di bandiera della nave, deve ancora consentire alle Autorità scandinave di salire a bordo della nave e interrogare i membri dell’equipaggio.
Un precedente rapporto della radio pubblica DR ha stabilito che le marre dell’àncora di sinistra della Yi Peng 3 erano incattivate in direzioni opposte, una rara forma di danno che richiede una forza sostanziale.
I registri AIS collocano la nave nell’area di entrambe le rotture dei cavi al momento della perdita della connessione. Inoltre, secondo quanto riferito, il capitano della nave è di nazionalità russa e l’ultimo porto di scalo della nave è stato Ust-Luga, appena fuori San Pietroburgo.
Gli investigatori sono ora interessati a capire se gli agenti russi abbiano indotto l’equipaggio della Yi Peng 3 a trascinare l’àncora sui cavi di comunicazione europei, secondo il Wall Street Journal. “È estremamente improbabile che il capitano non si sia accorto che la sua nave – in avaria – ha trascinato l’àncora, perdendo velocità per ore e tagliando i cavi lungo il fondale”, ha osservato un investigatore europeo in una conversazione con il WSJ.
I leader politici europei sono d’accordo con questa valutazione. “Nessuno crede che questi cavi siano stati danneggiati accidentalmente”, ha detto il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius la scorsa settimana.
Ancora sono in corso le mediazioni legali per salire a bordo della nave. Nonostante l’accesso fisico alla nave sospetta, al largo delle coste danesi e una forte presenza delle Forze dell’ordine, le nazioni della NATO interessate non sono salite a bordo della Yi Peng 3 per un’ispezione e stanno negoziando con la Cina per ottenere il permesso.
La nave Yi Peng 3 ora è ancorata a meno di un miglio nautico fuori delle acque territoriali della Danimarca e, senza giustificazione legale, le Autorità e la Marina danesi non sarebbero disposte a condurre un abbordaggio di una nave battente bandiera cinese.
La Svezia, che è stata direttamente colpita dalle rotture dei cavi e sta conducendo le indagini, ha chiesto che la Yi Peng 3 rientri volontariamente nelle acque territoriali svedesi. “Da parte svedese, abbiamo avuto contatti con la nave e la Cina e abbiamo dichiarato che vogliamo che la nave si muova verso le acque svedesi”, ha detto il Primo Ministro svedese Ulf Kristersson, sottolineando che non stava accusando l’equipaggio di alcun illecito. “Non è la prima volta che siamo stati colpiti da un’interruzione del cavo con una base leggermente poco chiara. Vogliamo assolutamente sapere cosa ha causato tutto questo”.
L’incidente della Yi Peng 3, il secondo in un anno che una nave cinese ha trascinato un’àncora lungo il fondo del Mar Baltico, causando milioni di dollari di danni alle infrastrutture sottomarine. L’ultimo incidente si è verificato nell’ottobre 2023, quando la nave portacontainer NewNew Polar Bear, battente bandiera cinese, ha trascinato un’àncora lungo il fondo per centinaia di miglia nautiche, rompendo il gasdotto Balticconnector e recidendo due cavi in fibra ottica. Il ceppo dell’ancora si è spezzato in due dopo aver colpito l’oleodotto e le marre sono state recuperate nelle vicinanze.
Il 17 e il 18 novembre due cavi per le telecomunicazioni, situati in acque svedesi nel Mar Baltico, erano stati danneggiati: uno, l’Arelion, collega l’Isola svedese di Gotland alla Lituania; l’altro, il C-Lion1, mette in collegamento Helsinki, in Finlandia, a Rostock, in Germania. La nave cineseYi Peng 3, costruita nel 2001, era in navigazione nell’area al momento della rottura.
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