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Forum Gastronomia Messicana, ponte culturale Michoacán-Calabria – Agenfood


(Agen Food) – Roma, 26 nov. – di Olga Iembo – Un impegno finalizzato a costruire un tavolo tecnico permanente che guardi a un’associazione che leghi l’Italia al Messico e alla Spagna sui temi della cucina della tradizione come patrimonio immateriale. Sarà il leit motiv per costruire una nuova cooperazione internazionale che coinvolga le giovani generazioni nella custodia del patrimonio culturale e i giovani chef, i cuochi della tradizione, saranno un elemento fondante di questo progetto, che porterà a uno scambio di conoscenze e now how ma anche di saperi. L’obiettivo è costruire una piattaforma di confronto e dialogo che possa aiutare la cooperazione internazionale così come UNESCO chiede.

C’è tutto questo sullo sfondo del progetto che è stato presentato ieri alla Camera dei Deputati, il IX Forum mondiale della Gastronomia Messicana in Italia, che giunge in occasione della celebrazione dei 150 anni dei rapporti diplomatici tra Messico e Italia – in atto fin dal 15 dicembre 1874 -, e che è stato organizzato per promuovere e valorizzare la cucina della tradizione inserita nel patrimonio Unesco.

Una kermesse internazionale che aprirà quest’anno spazi di confronto e di dialogo coinvolgendo la Calabria e due tra i suoi bellissimi Borghi, Altomonte e Gerace. Il Forum si chiuderà a Reggio Calabria, città cuore del Mediterraneo e crocevia di culture tra l’Oriente e l’Occidente, tra il Nord e il Sud del Mediterraneo. “Luoghi strategici non solo per le esperienze uniche in termini di sapori e cultura che rappresentano – ha voluto sottolineare Rudi Lizzi, Sindaco di Gerace – ma anche perché connotati storicamente da una grande ‘apertura’ e capacità di accoglienza che ben si legano allo spirito dell’iniziativa basato, appunto, sull’incontro, sullo scambio, sull’accoglienza”.

Dal 29 novembre al 3 dicembre si dipanerà questo grande evento, che si svilupperà attorno al tema “Messico-Italia, Michoacán e Calabria: due cucine regionali che irradiano saggezza”, coinvolgendo anche la Spagna, e che è nato dalla collaborazione fra la presidente del Conservatorio de la Cultura gastronomica mexicana, Gloria Lopez Morales, diplomatica messicana, e l’esperta italiana di patrimonio culturale Unesco, Patrizia Nardi, che hanno lavorato in sinergia soprattutto con l’Ambasciata del Messico in Italia. Lungo il lavoro di preparazione svolto in sinergia con il Ministero del Turismo del Michoacan, l’Ambasciata del Messico in Italia, l’Istituto Centrale per il Patrimonio immateriale del Ministero della Cultura italiano, la Regione Calabria, la Città Metropolitana di Reggio Calabria e i Comuni di Altomonte e Gerace, il mondo della cucina della tradizione messicano, spagnolo, italiano, calabrese e calobro-greco e con esperti ed accademici internazionali.

Lo scopo è quello di aprire ambiti di dialogo a base culturale a partire da un peculiare patrimonio culturale collettivo che è anche Patrimonio UNESCO, la cucina della tradizione come sintesi del rapporto tra uomo e natura e strumenti di convivialità e integrazione sociale, anche con l’obiettivo di rafforzare i principi fondanti che hanno guidato nel tempo i rapporti tra i due Paesi, proiettandoli in un futuro che si auspica sia di diplomazia culturale e di cooperazione internazionale. Al contempo verranno tracciate le linee guida per definire, attraverso una dichiarazione d’intenti contenuta nella “Carta di Reggio Calabria”, che verrà firmata il 3 dicembre da tutti i soggetti coinvolti nel progetto; una strategia comune che consenta di avviare nel 2025 azioni di diplomazia culturale sui temi della cucina della tradizione e del patrimonio Unesco. Le delegazioni presenti lavoreranno, insieme agli italiani,  per sviluppare una piattaforma di collegamento tra i diversi attori coinvolti nella pratica della cultura gastronomica e del sistema alimentare internazionale, guardando soprattutto allo sviluppo sostenibile delle comunità e presentando un importante programma di eventi accademici e scientifici e diversi momenti dedicati, nella forma del Carrusel gastronomico,  alla produzione dei piatti della tradizione messicana, spagnola, italiana, calabrese e calabro-greca con la partecipazione di “cocineras”, cuoche e cuochi e chef della tradizione dei Paesi coinvolti.

Un momento di esaltazione massima della cultura dei paesi coinvolti, insomma, come ha evidenziato l’ambasciatore messicano in Italia, Carlos Garcia de Alba, presente ieri alla Camera: “Conosco in prima persona l’importanza del Forum mondiale della gastronomia messicana – ha detto -, il suo lavoro dedicato alla promozione e alla valorizzazione della cucina tradizionale, così come la sua capacità di aprire spazi di dialogo e incontro. L’unione di due superpotenze culturali, come il Messico e l’Italia, delle due cucine regionali rinomate come quella di Michoacán e calabrese, formano senza dubbio una ricetta di successo”.

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La cucina, del resto, è ormai universalmente riconosciuta come “ambasciatrice” della cultura dei popoli, e “il cibo – ha rimarcato nel corso della presentazione Ettore Rosato, già vice presidente della Camera dei Deputati, segretario del COPASIR (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) – rappresenta un ponte culturale straordinario, capace di connettere i nostri Paesi attraverso tradizioni, valori e saperi condivisi. Il IX Forum mondiale della gastronomia messicana, che si terrà in Italia in occasione dei 150 anni dei rapporti diplomatici tra Italia e Messico, è un esempio emblematico della nostra capacità di unire autenticità e accoglienza, tratti distintivi della nostra terra e della nostra cultura e che si rispecchiano nella cultura messicana. La cucina – ha proseguito Rosato – è un linguaggio universale che valorizza l’identità e crea nuove opportunità di relazione. Con un’expertise consolidata, il nostro contributo a questo dialogo internazionale si distingue per qualità e autenticità, promuovendo un messaggio di integrazione e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, di cui la cucina è parte essenziale, in grado di rappresentare uno straordinario strumento di promozione culturale, economica e sociale, valorizzando il ruolo di territori come la Calabria che sono da sempre esempio di ospitalità e tradizione enogastronomica”.



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