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‘Serve quadro normativo chiaro’ • Nove da Firenze


Le Regioni devono avere un ruolo decisivo nel rinnovo delle concessioni per il commercio su area pubblica, evitando la frammentazione delle regole tra i vari Comuni. È l’appello lanciato ieri da Confcommercio Toscana al Governo e alla Regione Toscana, scrivendo una lettera al presidente Eugenio Giani e all’assessore Leonardo Marras affinché perorino la causa nelle sedi opportune. Le preoccupazioni nascono dall’ipotesi di linee guida nazionali ora al vaglio del Governo.

Confcommercio Toscana propone un approccio più razionale: le Regioni devono individuare criteri validi su tutto il territorio di loro pertinenza, incidendo per il 40% del punteggio nelle procedure di concessione. Ai Comuni dovrebbe spettare la facoltà di stabilire criteri aggiuntivi per un massimo del 10%, in base alle specificità locali. L’organizzazione di categoria ribadisce l’urgenza di superare la previsione di un’intesa tra Regione e singoli Comuni nella definizione dei criteri aggiuntivi per il rilascio delle concessioni. Un modello che, oltre a creare incertezze giuridiche e amministrative, comporterebbe inevitabili ritardi nei procedimenti e una pericolosa disparità di trattamento tra gli operatori.

È quanto richiede oggi la Regione, nell’attesa dell’elaborazione, da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, delle linee guida per la definizione dei nuovi bandi di assegnazione delle concessioni per il commercio ambulante in scadenza nel 2027. Un processo ancora in corso, trascorso oltre un anno dall’entrata in vigore della legge per la concorrenza (l. 214/2023), e per il quale non è stata raggiunta una soluzione definitiva.

“Una situazione che sta destando non poche preoccupazioni – commentano il presidente Eugenio Giani e l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras – dal momento che, in questa fase di stallo e di incertezza normativa, i Comuni si trovano nell’impossibilità di assegnare nuove concessioni o rinnovare quelle scadute, con la conseguenza del rischio-paralisi per l’intero settore”.

Nei giorni scorsi il Mimit ha presentato una nuova bozza delle linee guida che prevede, tra i criteri aggiuntivi per l’assegnazione delle concessioni, la definizione di intese territoriali tra Regione e singoli Comuni, non considerando il fatto che gli esercenti hanno spesso concessioni in comuni diversi, e talvolta anche in e Regioni diverse.

“È fondamentale – aggiungono Giani e Marras – garantire un quadro normativo chiaro e uniforme per il commercio ambulante. La Toscana, insieme alle altre Regioni, sta lavorando affinché le nuove linee guida prevedano criteri omogenei e condivisi, evitando soluzioni frammentarie che creerebbero squilibri tra i territori. Il coinvolgimento attivo delle Regioni è essenziale per assicurare una gestione equa e trasparente delle concessioni, garantendo certezze agli operatori del settore e alle amministrazioni locali. Il commercio su aree pubbliche – concludono – rappresenta una parte importante del nostro tessuto economico e sociale, e merita un’attenzione particolare per tutelare sia gli ambulanti storici che le nuove attività”.

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“Ringraziamo il presidente Giani e l’assessore Marras per la solerzia con cui sono usciti per dare voce all’importanza di questa categoria”. Lo afferma Maurizio Innocenti, presidente e nazionale Anva Confesercenti e presidente regionale Anva Confesercenti Toscana, commentando la richiesta della Regione Toscana di un quadro normativo chiaro e criteri omogenei in attesa di linee guida omogenee per la definizione dei nuovi bandi di assegnazione delle concessioni per il commercio ambulante in scadenza nel 2027.

Nei giorni scorsi il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha presentato una nuova bozza delle linee guida che prevede, tra i criteri aggiuntivi per l’assegnazione delle concessioni, la definizione di intese territoriali tra Regione e singoli Comuni, ma non non considera che gli esercenti hanno spesso concessioni in comuni diversi e, talvolta, in Regioni diverse.

“Il lavoro della Regione Toscana e di poche altre regioni con le linee guida attualmente in vigore che nessuno ha messo in discussione – spiega Innocenti – ha permesso a buona parte degli operatori di rinnovare le concessioni tramite bando e tramite un percorso chiaro e di selezione, e di arrivare così fino al 2032. Questa richiesta per le concessioni in scadenza nel 2027 si riferisce ai comuni che non le hanno ancora rinnovate, in modo particolare nel Centro Sud e, a macchia di leopardo, anche nel Centro Nord, mentre la Toscana sostanzialmente è riuscita a rinnovarle per oltre il 90% dei comuni”.

La Toscana chiede che le nuove linee guida prevedano criteri omogenei e condivisi, senza soluzioni frammentarie, e un coinvolgimento attivo delle Regioni per assicurare una gestione equa e trasparente delle concessioni, garantendo certezze agli operatori del settore e alle amministrazioni locali.

“Apprezziamo molto l’interesse per il commercio ambulante Regione Toscana – conclude Innocenti – con la quale Confesercenti ha un confronto continuo e capillare, grazie a un rapporto di collaborazione che dura oramai da oltre un decennio”. 



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