Firenze, 30 gennaio 2025- “Ma i sindaci del Mugello hanno capito che domenica prossima manifesteranno contro i loro partiti? E che il primo cittadino di Marradi protesterà addirittura contro sé stesso visto che è consigliere speciale del Governatore Giani? A quanto pare non hanno capito visto che stanno promuovendo con ogni mezzo la manifestazione che hanno organizzato contro la Regione Toscana dimenticandosi che è guidata ininterrottamente da oltre 50 anni dalla forza politica di cui fanno parte.
La Regione è la titolare del servizio ferroviario regionale e per erogarlo sottoscrive un contratto di servizio con Trenitalia. I sindaci dovrebbero esserne consapevoli ma i primi cittadini del Mugello preferiscono o ignorare la verità oppure portare avanti una stucchevole strumentalizzazione politica sui disservizi vissuti quotidianamente dai pendolari. Ogni mattina i nostri studenti e lavoratori non sanno se e quando arriveranno a scuola o lavoro; la risposta dei sindaci o candidati sindaci mugellani è sempre stata poco seria e squisitamente demagogica.
Vi ricordate il candidato sindaco di Borgo San Lorenzo che manifestò, addirittura nudo, alla stazione? È servito a qualcosa? Assolutamente no se non a lui che si è garantito la vittoria alle primarie e poi alle comunali, mentre il servizio ferroviario è peggiorato di anno in anno!Alcuni esponenti del Pd hanno capito il paradosso tanto da non aver aderito alla manifestazione. Sto parlando del Sindaco di Pontassieve, di quello di Firenze e persino di quello della Città Metropolitana di Firenze.
Nel giro di pochi chilometri il Pd si è diviso su uno dei problemi che tocca nel vivo la quotidianità dei cittadini e dimostra tutta la sua incapacità nel fornire soluzioni ai problemi.
L’unica cosa che può fare un amministratore serio, la cui parte politica governa da sempre la Toscana, è chiedere una rinegoziazione del contratto di servizio. Da parte nostra continueremo il nostro lavoro in Consiglio regionale e nella Commissione Trasporti dove abbiamo già chiesto una nuova audizione delle società considerando i gravi disservizi che riscontriamo in tutta la Regione” lo afferma il conigliere regionale di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi.
“I sindaci non fanno una lotta contro sè stessi ma manifestano contro Trenitalia che gestisce il trasporto regionale in modo del tutto inefficiente disattendendo il contratto di servizio con la Regione, dalla quale riceve un ingente corrispettivo economico. Tozzi la smetta con queste semplificazioni grossolane tirando in ballo l’ente regionale e gli antenati degli ultimi 50 anni, visto che è del tutto evidente che non è certo il presidente Giani alla guida dei treni con ritardo. Condivida semmai con noi la richiesta al Ministro Salvini di prestare maggiore attenzione al trasporto ferroviario e di attivarsi con Rfi e Trenitalia, da cui dipendono essendo aziende di Stato, per porre rimedio a questi continui disservizi”.
Così la consigliera regionale del Partito Democratico Fiammetta Capirossi replica a Elisa Tozzi (FdI) in merito alle critiche sulla manifestazione di domenica prossima a Borgo San Lorenzo.
Ricorda inoltre la consigliera Capirossi che “la Regione ha più volte richiamato Trenitalia recependo e dando seguito alle proteste dei cittadini e dei sindaci, e anzi da novembre scorso ha messo ulteriori risorse per finanziare l’abbattimento del costo di abbonamenti ferroviari per studenti e lavoratori per venire loro incontro, motivo in più per lamentarsi dei disservizi continui cui devono sottostare i pendolari”.
“Inoltre – continua l’esponente Pd – proprio sui collegamenti tra Toscana ed Emilia Romagna c’è stato oggi un incontro con gli assessori alla Mobilità Priolo e Baccelli e il 20 febbraio ci sarà il prossimo: le Regioni fanno la loro parte nel chiedere con forza maggiore puntualità e servizi sostitutivi su gomma in caso di soppressione dei convogli su rotaia in caso di allerta meteo”.
Forza Italia Mugello conferma la propria adesione alla manifestazione che si terrà domenica 2 febbraio alle ore 10 presso i giardini Dino e Sibilla della stazione di Borgo San Lorenzo. L’iniziativa, promossa per denunciare i persistenti disservizi della linea ferroviaria Faentina, vedrà la partecipazione attiva di esponenti del partito, tra cui Saverio Zeni, consigliere comunale a Dicomano, Vittoria Boni, consigliere comunale di Borgo San Lorenzo, e la vicecoordinatrice provinciale Raffaella Ridolfi, capogruppo nell’Unione dei Comuni.
Forza Italia Mugello ritiene inaccettabile la situazione che quotidianamente penalizza i pendolari del nostro territorio, a causa di ritardi, soppressioni e disagi che si protraggono da troppo tempo. La responsabilità principale ricade sulla Regione Toscana, che si è dimostrata incapace di garantire un servizio efficiente nonostante gli accordi stipulati con Trenitalia.
Pur aderendo alla manifestazione di Borgo San Lorenzo, ribadiamo la necessità di un’azione più incisiva, con una protesta direttamente sotto la sede della Regione Toscana, vero responsabile delle inadempienze che penalizzano lavoratori e studenti del nostro territorio.Inoltre, segnaliamo una nota di biasimo per l’assenza della Città Metropolitana a questa manifestazione, un’assenza che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, il totale disinteresse verso il Mugello e le problematiche della nostra comunità.
“Se solo la Faentina fosse una linea ferroviaria, forse Palazzo Vecchio dedicherebbe un po’ più di attenzione a una tratta importante per tante persone -dichiarano Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune e Andrea Tagliaferri di Territori Beni Comuni– Il Mugello fa parte dell’area metropolitana e tante persone si muovono ogni giorno, anche per studio o lavoro.
Il trasporto pubblico extraurbano su gomma ha tanti problemi e negli anni non abbiamo mancato di denunciare la necessità di maggiore attenzione. La linea ferroviaria Faentina ha una storia importante e difficile. Neppure la riapertura del 1999 ha saputo superare criticità su cui la Regione Toscana si è espressa a fine 2024.
Domenica è prevista una manifestazione a Borgo San Lorenzo, promossa da tanti Comuni. Manca quello di Firenze e la Città Metropolitana. Perché? Lo abbiamo chiesto con un’interrogazione e confidiamo che in queste ore possa esserci un cambio di decisione, come segno di attenzione alla vita quotidiana delle persone”.
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