L’attenzione crescente al packaging sostenibile sta ridefinendo le abitudini di acquisto degli italiani. Questo è quanto emerge dall’Osservatorio Packaging del largo consumo 2025, presentato il 15 gennaio a Marca by BolognaFiere durante l’evento “Il Packaging nelle scelte di retailer e consumatori”, curato da Nomisma.
L’appuntamento ha coinvolto i principali attori dell’industria degli imballaggi, alimentare e della distribuzione, rappresentando un momento di confronto sul ruolo strategico che il packaging ricopre nel largo consumo confezionato.
L’edizione di quest’anno dell’Osservatorio ha analizzato le tendenze e le preferenze dei consumatori e dei retailer, fornendo strumenti utili a orientare le strategie di mercato. Il progetto ha coinvolto oltre mille responsabili di acquisto e diversi retailer italiani, offrendo così un quadro completo delle dinamiche che legano sostenibilità, scelte alimentari e innovazione nel packaging.
Gli obiettivi dell’osservatorio
Il packaging oltre ad essere un elemento funzionale, riveste anche un ruolo chiave nell’influenzare le scelte dei consumatori e rispondere alle nuove sfide di sostenibilità ambientale. L’Osservatorio di Nomisma si rivolge a produttori, retailer e stakeholder del settore, fornendo dati e analisi per guidare decisioni strategiche. L’obiettivo è quello di supportare il raggiungimento di standard più elevati di sostenibilità lungo tutta la filiera, integrando innovazione e responsabilità ambientale.
I principali risultati: cosa guida le scelte dei consumatori
Per gli italiani, il cibo rappresenta un insieme di valori che va oltre il semplice nutrimento: è convivialità, piacere, prevenzione e benessere. Non sorprende quindi che per il 79% dei consumatori gli acquisti alimentari siano uno degli aspetti a cui prestare più attenzione in fatto di sostenibilità. Le azioni più diffuse comprendono la riduzione degli sprechi alimentari, la preferenza per prodotti locali o sfusi e la scelta di packaging sostenibili. Questa crescente sensibilità si riflette nei comportamenti di “sostenibilità quotidiana”, con il 38% degli italiani che adotta stili alimentari green.
Salutismo, risparmio e sostenibilità: i driver del 2025
Secondo i retailer, le scelte di acquisto del 2025 saranno guidate da tre principali fattori. Il primo è il salutismo: i consumatori considerano un prodotto salutare quando è poco processato, con una percentuale del 46%, oppure quando è privo di additivi e coloranti, elemento importante per il 34% degli intervistati, o ancora quando non contiene zuccheri aggiunti, indicato sempre dal 34% dei consumatori.
Il secondo driver è il risparmio, con un’attenzione sempre maggiore verso prodotti che garantiscono un buon rapporto qualità-prezzo o che sono proposti in promozione.
Infine, la sostenibilità gioca un ruolo cruciale: il 46% dei consumatori ritiene che un prodotto sia sostenibile se ha un packaging riciclabile, mentre il 43% lo associa alla provenienza locale o a chilometro zero, e il 42% valuta la riduzione delle emissioni di CO2 nella produzione come un elemento distintivo di sostenibilità.
Il packaging come elemento sentinella
Il packaging si conferma come principale indicatore di sostenibilità per i consumatori italiani. Per il 51% degli intervistati, un packaging viene percepito come sostenibile quando è completamente riciclabile, dimostrando quanto il riciclo sia una priorità nella percezione di sostenibilità. Altri fattori che contribuiscono a definirne la sostenibilità includono l’assenza di overpackaging, apprezzata dal 43% degli italiani, e l’utilizzo di materie prime rinnovabili, indicato dal 40% degli intervistati. Inoltre, il 35% dei consumatori ritiene rilevante che il packaging sia prodotto con ridotte emissioni di CO2.
Per più di un italiano su cinque, la presenza di confezioni realizzate con materiali rinnovabili, riciclabili o prive di un eccesso di imballaggi rappresenta un criterio fondamentale nella scelta dei prodotti. Questa preferenza si affianca ad altri aspetti significativi, come l’origine locale del prodotto, scelta dal 30% degli italiani, e il marchio made in Italy, indicato dal 32%.
Il ruolo di retailer e consumatori
I retailer si trovano a rivestire un ruolo sempre più strategico nel promuovere la sostenibilità attraverso il packaging. Offrire prodotti a marchio del distributore (Mdd) con packaging sostenibili diventa essenziale per posizionarsi correttamente sul mercato, oltre che per rispettare le normative in continua evoluzione. Rappresentano ostacoli significativi gli elevati costi delle materie prime, l’incertezza normativa e le difficoltà nell’approvvigionamento di materiali adeguati. Nonostante queste sfide, i retailer sono consapevoli che l’attenzione al packaging sostenibile è cruciale per soddisfare le aspettative dei consumatori e per consolidare la propria reputazione.
Emerge però una certa resistenza da parte dei consumatori a sostenere un costo maggiore per confezioni sostenibili, a meno che queste non siano associate a prodotti con caratteristiche salutari o particolarmente innovative. Scenario che evidenzia la necessità di un impegno congiunto lungo tutta la filiera per superare barriere economiche e logistiche legate all’adozione di packaging sostenibili.
Di Monica Sozzi
Copertina: Unsplash
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