#SHORTPERTUTTI – Congresso Uisp ER: Attrezzature universali. Ovunque c’è sport
Al lavoro per preparare al meglio il Congresso Regionale: un programma dei lavori ambizioso per sottolineare che lo Sport non è un mondo a parte
La settimana scorsa si è conclusa la fase territoriale dei Congressi. Un esercizio democratico imponente, probabilmente unico nel panorama degli organismi sportivi. Degli oltre 2000 affiliati collettivi della nostra regione aventi diritto, circa 500 delegati hanno preso parte al nostro percorso congressuale (tutto rigorosamente in presenza). In ogni territorio le assemblee elettive sono state anche un importante occasione di incontro e di confronto con istituzioni, enti locali, partner.
VINCOLI E OPPORTUNITA’
Da oltre 20 anni lo statuto UISP impone uno stringente limite di 2 mandati per tutte le cariche, in particolare quelle elettive. Penso di poter affermare senza timore di smentita che sia stato (e sia rimasto) l’unico organismo sportivo a fare questa scelta, certamente faticosa ma ritenuta vitale e necessaria a spingere i tentativi di rinnovamento dei gruppi dirigenti.
Considerando le crescenti responsabilità e i numerosi ostacoli formali e non, aver eletto in ciascuno dei 10 comitati territoriali consigli e presidenze di assoluta qualità è stato di per sé un grande risultato, tutt’altro che scontato. Dopo aver cambiato la metà dei presidenti per i vincoli di cui sopra, oggi la UISP Emilia Romagna conta 5 presidenti donne (e 5 uomini) ed un’età media sensibilmente abbassata rispetto al precedente mandato. Voi che dite: sarebbe successo senza vincolo ai mandati?
Sono convinto che se Abodi riuscirà a non derogare ai vincoli che oggi impedirebbero a Malagò di ricandidarsi (per il 4 mandato), anche nei CONI (a tutti i livelli) si aprirebbe qualche spiraglio per donne, giovani o altri oggi bloccati da un tappo che pare inamovibile.
ATTREZZATURE UNIVERSALI
Siamo al lavoro per preparare al meglio il Congresso Regionale. Come penso si possa notare, il programma dei lavori è ambizioso e impegnativo, ma anche in questo caso non rinunciamo a fare delle scelte, quand’anche possano apparire forzature.
La prima è di aprire la giornata con 4 talk tematici consegnati a 4 personalità esterne al nostro mondo: perché parlare di salute pubblica, di cambiamenti climatici, di demografia e di costi dei conflitti nel congresso di un ente di promozione sportiva? Semplicemente perché lo Sport non è un mondo a parte, ma è -al contrario- parte integrante di questo mondo.
Qualsiasi discussione e strategia di futuro deve fondarsi su conoscenza e analisi della realtà, dell’ecosistema in cui operiamo, delle comunità che viviamo. Per questo ci servono dati e modelli di lettura.
Nella sessione chiamata “Osservatorio dello #SportperTutti“, il nostro Segretario generale ci mostrerà numeri e tendenze ricavabili dai dati pubblici (ma ben nascosti) dei portali CONI e Sport e Salute. Se pensate di conoscere bene lo sport nel vostro territorio confidiamo possiate avere qualche sorpresa!
Nella seconda parte della mattinata ospiteremo due esperienze modello di come si possa raccontare il movimento sportivo di base: saranno con noi i fondatori e animatori dei progetti social noti come l’Umiltà di chiamarsi Minors e l’Indipendente Sportivo (da loro claim “tutto il calcio che non conta” abbiamo preso in prestito il titolo della sessione “raccontare lo sport che non conta“). Anche in questo caso, per evitare ogni forma di inutile autocelebrazione abbiamo scelto di parlarne con altri, anzi di far parlare loro di noi e di tutto il resto del mondo.
Chiuderà la mattina una conversazione aperta “Tra forma e sostanza: lo Sport nella Costituzione” con un giornalista e scrittore unico (più che raro) nel panorama sportivo nazionale, conosciuto soprattutto come IL telecronista Sky della NBA ma al contempo autore di libri (per me) imprescindibili, podcast inarrivabili e progetti televisivi di assoluto coraggio.
Nel corso dei lavori (e comunque a disposizione prima, durante e dopo il congresso) condivideremo approfondimenti e contributi di cui vi parleremo non appena avremo tutte le conferme.
Al termine del living-lab che abbiamo chiamato “idee per lo sport in transizione“, inizieranno i lavori dell’assemblea congressuale: si (ri)inizia (dopo pranzo) con la relazione del candidato presidente (dovrei esserci solo io), i saluti delle autorità ed infine gli interventi dei delegati che speriamo siano numerosi.
CANDIDATI IN LISTA
Come richiesto dal regolamento del congresso, ieri ho depositato la lista dei candidati in consiglio regionale della UISP Emilia Romagna per il prossimo quadriennio, accompagnata da circa 60 sottoscrizioni e penso sia necessario restituire i criteri e le scelte che l’hanno determinata. Oltre all’ovvia (anche se non scontata) rappresentanza di tutti i territoriali, tutti i comitati hanno avanzato candidature di nuovi dirigenti.
Per darvi un’idea, ho caricato su gemini tutti i pdf e le immagini dei moduli di accettazioni di candidatura del 2021 e del 2025 e l’ho interrogato per fare un confronto da il mandato appena trascorso (21/24) ed il prossimo (25/29). Ecco alcuni numeri.
Il numero dei consiglieri resta 25 ma ne cambiano 13, più della metà.
Passiamo da 16 uomini e 9 donne, a 12 uomini e 13 donne (dal 36% di rappresentanza femminile al 52%).
L’età media scende di oltre 5 anni, da oltre 53 a meno di 48: se non rende l’idea possiamo dirla anche così: sommando gli anni di età dei membri misureremmo una differenza tra i due consigli di 127 anni.
O ancora: l’anno di nascita mediano passa dal 1968 al 1977. Per la prima volta entrano in consiglio una ragazza (1990) ed un ragazzo (2003) nati dopo il crollo del muro di Berlino.
Lo so, qualcuno potrebbe giustamente dire: “era ora!”.
Ma conoscete qualche altro soggetto sportivo che faccia di meglio? Presentatecelo.
Enrico Balestra
Fonte: Uisp Emilia-Romagna
pubblicato il: 28/01/2025 | visualizzato 15 volte
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link