Tobia Girardi, straordinario e talentuoso floral designer veneto, conquista con uno stile unico che intreccia arte, natura e un’attenzione impeccabile ai dettagli. Le sue creazioni, richieste ovunque, trasformano ogni spazio ed evento in pura bellezza. In questa intervista per Sgaialand.it, racconta il suo percorso, le sue ispirazioni e i segreti del suo stile unico e inimitabile.
Ci sono talenti che sanno intrecciare il fascino della natura con l’arte, creando qualcosa di unico e irripetibile. Tobia Girardi, flower designer originario di Marostica, incarna perfettamente questa magia. Fin da bambino, Tobia è stato attratto dal mondo naturale, e questa passione lo ha guidato verso un percorso di scoperta e perfezionamento che oggi lo colloca tra i più apprezzati designer floreali del nostro territorio.
Dopo il diploma come operatore agro-ambientale all’Istituto Agrario A. Parolini, Tobia si è immerso nel mondo dei fiori con dedizione e curiosità. Un percorso di studio che lo ha portato a frequentare i corsi della prestigiosa “Annette Gottmann – Officina delle Piante Flower Academy,” dove oggi non solo ha affinato la sua arte, ma è diventato anche formatore, condividendo il suo sapere con appassionati e professionisti.
La creatività e la maestria di Tobia lo hanno portato a partecipare a numerose manifestazioni floreali internazionali, competizioni ed eventi di alto livello. Il suo lavoro non è semplicemente decorativo: è un’opera d’arte che valorizza l’ambiente circostante, sia esso un elegante giardino, una sala di ricevimento o una struttura alberghiera immersa nelle Alpi altoatesine. Tobia è infatti molto richiesto da prestigiosi hotel dell’Alto Adige, che si affidano alla sua sensibilità per creare allestimenti che sposano armoniosamente natura, design e funzionalità. Le sue composizioni floreali trasformano gli spazi interni ed esterni in scenografie che stupiscono e incantano gli ospiti.
Il percorso di Tobia è segnato da esperienze lavorative in contesti diversi, che gli hanno permesso di sviluppare uno stile unico e una profonda comprensione dei materiali. Ogni decorazione e allestimento racconta una storia: dagli eventi più esclusivi alle cerimonie intime, ogni dettaglio è studiato per creare emozione. Oggi, Tobia continua a innovare, unendo tradizione e modernità nel suo approccio al floral design. La sua capacità di interpretare e valorizzare gli spazi, unita a una ricerca costante del dettaglio, lo rende un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza estetica che vada oltre il semplice ornamento.
Intervista a Tobia Girardi
Il tuo amore per la natura e i fiori emerge fin da bambino. Qual è il ricordo più significativo che ti ha fatto capire che volevi intraprendere questa strada? C’è stato un momento specifico o un’esperienza che ti ha spinto a prendere questa decisione
Uno dei ricordi più significativi che ho dei fiori, nella mia infanzia, sono i mazzi di violette che raccoglievo in primavera nell’orto dei nonni.
Il sentiero che portava all’orto era strapieno in marzo, io ne facevo mazzolini compatti, chiusi con un giro di foglie, nonna poi li metteva in piccoli vasi di vetro. Mi è sempre venuto spontaneo raccogliere fiori e abbinarli, accudirli e anche coltivarli. Mano a mano che crescevo mi avvicinavo sempre più ai fiori, mi ispiravano e come passatempo mi dirtevo a creare corone, mazzi di fiori di campo e composizioni. Non saprei dire esattamente quando ho scelto esattamente di fare il fiorista, sembrava quasi una cosa già prescelta.
La collaborazione con l’Officina delle Piante e i corsi di Annette Gottmann sono una parte importante del tuo percorso. Come hanno influenzato il tuo stile e la tua visione artistica?
La partecipazione ai corsi di Annette Gottmann e la collaborazione nella sua scuola sono stata parte fondamentale del mio percorso. L’apprendimento della scuola fioristica tedesca è totalmente differente da quello italiano, preciso e alternativo a quello standard, portando al metodo di lavoro un valore aggiunto. Avere l’opportunità di collaborare direttamente con Annette continua a essere per me una fonte inesauribile di stimoli, oltre che un grande onore. Queste esperienze hanno affinato la mia attenzione nello studio degli spazi, nella scelta dello stile e delle forme, e nella ricerca cromatica, elementi che oggi caratterizzano ogni mio lavoro.
Hai partecipato a gare e manifestazioni floreali internazionali. Qual è stata l’esperienza più emozionante o significativa che ti porti nel cuore?
Fin dagli anni delle superiori, ho sempre partecipato a gare ed esposizioni per fioristi. Le prime a livello locale, con i gruppi di fioristi della mia zona. Il ricordo più bello è sicuramente quello di Alpe Adria cup nel 2019 a Graz, dove mi sono posizionato al quarto posto su 22 partecipanti. Un risultato inaspettato, mi ha portato un sacco di soddisfazione e mi ha fatto riflettere sulle mie capacità, dato l’alto livello di preparazione dei partecipanti.
Lavori a decorazioni e allestimenti sia per eventi privati che per spazi pubblici. Come riesci a bilanciare creatività e le specifiche esigenze di ogni cliente o ambiente?
Effettuo decorazioni per pubblico e privato, per diverse occasioni e momenti. Per dare il meglio al cliente, come prima cosa chiedo sempre quale sia la sua esigenza. In questo modo cerco sempre di avvicinarmi con scelte di materiali e prodotti a questa esigenza. Cerco, inoltre, di dare sempre una motivazione e un senso a quello che creo con i materiali floreali. Creare un collegamento tra i materiali che uso, la decorazione che sto facendo e l’esigenza del cliente è la cosa che più mi piace.
Nel tuo lavoro, quanto è importante la ricerca del dettaglio? Hai un metodo particolare per assicurarti che ogni creazione sia perfetta?
La ricerca del dettaglio per me è fondamentale, è ciò che rende perfetto e completo ogni mio lavoro. Normalmente per essere sicuro che il lavoro sia perfetto deve piacermi, se non mi convince allora non lo ritengo finito.
Che ruolo gioca la sostenibilità nel tuo lavoro? Hai particolari accorgimenti per rendere i tuoi allestimenti eco-friendly?
Cerco di prestare molta attenzione alla sostenibilità, la ritengo una cosa importante. Cerco di scegliere spugne per fiori biodegradabili quando devo usarle, evitare la plastica, utilizzare fiori di stagione e possibilmente locali. Evito con tutto me stesso di usare fiori finti prediligendo quelli secchi.
Da formatore, hai l’opportunità di trasmettere il tuo sapere. Qual è il consiglio che dai più spesso a chi vuole avvicinarsi al mondo della flower design?
A chi vuole avvicinarsi a questo lavoro consiglio sempre di non prenderlo come una cosa facile. Spesso la dolcezza del fiore addolcisce agli occhi anche il lavoro di fiorista, non è così. Un lavoro con orari impegnativi, spesso non organizzabili e con vari imprevisti. Chi intraprende questo lavoro, per svolgerlo al meglio, deve investire un sacco di energie e impegno. Altre cosa che dico sempre: per questo lavoro serve una grandissima dose di passione.
Se dovessi descrivere il tuo stile in tre parole, quali sceglieresti e perché?
Definerei il mio stile semplice, spontaneo e naturale. Queste sono le tre caratteristiche che spesso rivedo nei miei lavori, dove cerco di trasmettere quello che vedo nella natura che ci circonda.
Hai un sogno o un progetto futuro che non hai ancora realizzato ma che vorresti portare a compimento?
Ho ancora molti ancora sogni e progetti da realizzare, a dire il vero quasi ogni giorno ho qualche nuova idea…uno dei sogni che da sempre ho è una casa in campagna, con un gran portico e le coltivazioni di fiori a perdita d’occhio…chissà.
Tobia Girardi – cultura floreale-
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