NewTuscia – CASTEL VISCARDO – Due nuovi cammini di trekking in arrivo ad arricchire l’offerta turistica dell’Orvietano e della Tuscia. Sono le importanti novità emerse dal seminario sul turismo lento organizzato dal sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaroni. Sarà presto realizzato un ponte tibetano sul fiume Paglia per collegare Monterubiaglio a villa Cahen. Il caso di rigenerazione urbana di Sugano.
Importanti novità in arrivo sul fronte dell’offerta turistica nell’area orvietana e della Tuscia. Da qui alla prossima primavera saranno infatti attivati e lanciati nel mercato nazionale ed estero due nuovi cammini di trekking, uno denominato “Il Cammino del miracolo del Corpus Domini” lungo il tracciato Bolsena-Orvieto e l’altro incentrato sull’altopiano dell’Alfina, al confine tra Umbria e Lazio che sarà un percorso ad anello con partenza ed arrivo aCastel Viscardo, dispiegandosi da Monterubiaglio, Allerona villa Cahen, Acquapendente, Grotte di Castro, San Giovanni Val di lago, San Lorenzo nuovo, Castelgiorgio, Torre Alfina e ritorno a Castel Viscardo.
Sono queste alcune delle anticipazioni emerse nel corso del seminario sul turismo lento organizzato sabato pomeriggio dal sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaroni nello storico frantoio Cecci di Monterubiaglio a cui ha preso parte un pubblico numeroso ed interessato.
Portando i saluti dell’amministrazione comunale, lo stesso Longaroni ha annunciato l’importate novità relativa all’imminente realizzazione di un ponte tibetano sul fiume Paglia, nell’area delle Fonti di Tiberio che metterà in collegamento diretto Monterubiaglio con la zona di Allerona paese e villa Cahen senza dover passare per Allerona Scalo, in una zona di grande fascino e suggestione naturalistica come la splendida selva di Meana. “Questa passerella pedonale rappresenta un investimento sul rilancio turistico del nostro territorio a cui teniamo molto-ha detto Longaroni-perché abbiamo la forte volontà di valorizzare la nostra terra e le sue tante risorse attraverso la realizzazione anche di nuovi percorsi di trekking, sicuramente uno strumento adatto a sostenere le nostre comunità, promuovendo anche le produzione tipiche. Per fare questo è necessaria una collaborazione tra i vari soggetti che operano nella stessa zona, sia a livello istituzionale che imprenditoriale e con il fondamentale apporto del volontariato come la nostra pro loco e la polisportiva. Il nuovo percorso naturalistico a cui stiamo lavorando avrà come fulcro Castel Viscardo, ma sarà incentrato sull’intera Alfina. Lavoriamo in una logica di collaborazione anche con gli altri enti locali perché viviamo in un’area omogenea e attraverso la collaborazione si possono compiere importanti progressi”. Il progetto del ponte è stato elaborato dai Comuni di Castel Viscardo e Allerona per complessivi 400 mila euro ed è finanziato dal Patto 2000, i Patti territoriali.
Il moderatore Claudio Lattanzi, titolare della casa editrice Intermedia Edizioni e promotore del Cammino dell’intrepido Larth insieme alle guide Emanuele Rossi e Luca Sbarra, ha indicato le dimensioni del turismo lento in Italia che, nel 2024, ha creato un indotto di sette miliardi di euro con oltre 2,7 milioni di appassionati e che, secondo l’Enit, ha rappresentato il segmento del settore turistico che è maggiormente cresciuto nel nostro Paese nell’anno appena concluso.
Particolarmente apprezzato l’intervento dell’assessore regionale al Turismo Simona Meloni che ha tracciato le prospettive future per il settore, soffermandosi anche su quanto fatto dalla precedente amministrazione regionale. “II lavoro svolto da chi ci ha preceduto in Regione-ha detto- ha portato dei risultati importanti che non devono essere disconosciuti e che noi consideriamo un punto di partenza per impostare il lavoro dei prossimi anni. Dobbiamo partire dalla consapevolezza che il marchio Umbria è ancora troppo debole sui mercati esteri ed il rafforzamento di questa identità anche ai fini turistici è una delle nostre priorità. Non mi sfugge certamente l’importanza dei cammini, soprattutto in questa fase collegata all’anno giubilare per i cui progetti la presidente Proietti ha recentemente reperito importanti risorse straordinarie. Da parte della Regione c’è grande disponibilità a collaborare con i vari soggetti che portano avanti queste iniziative nei singoli territori; dobbiamo anche avere ben presente lo strettissimo legale che unisce questa forma di turismo con la valorizzazione della filiera enogastronomica umbra che coinvolge tantissime delle nostre realtà regionali. Oggi ci troviamo in un antico frantoio e ricordo l’ottima produzione dell’olio umbro in questo anno, sicuramente uno dei nostri biglietti da visita sui mercati internazionali. L’abbinamento tra i cammini e la promozione dei nostri prodotti tipici è la strada su cui lavorare con la massima condivisione possibile. La Regione farà la sua parte”.
Lo scrittore Gian Piero Jacobelli ha proposto ai presenti una dissertazione filosofica sulla pratica umana del camminare, partendo dalla prospettiva di Rousseau, irriducibile antagonista della città intesa come simbolo della civiltà e dunque di regressione della condizione umana. “Il territorio che oggi noi tanto decantiamo-ha detto- nel mondo latino aveva anche una valenza etimologica connessa a ciò che mette spavento all’uomo. Ma l’arte del cammino implica anche la possibilità di entrare in connessione con le varie forme in cui si manifesta la cultura dei luoghi in tutte le sue articolazioni”.
Un’analisi a tutto campo del successo che ha riscontrato nel suo primo anno di attivazione il Cammino dell’intrepido Larth, vero e proprio punto di riferimento intorno al quale costruire la nuova offerta turistica di questa parte di Umbria al confine con Lazio e Toscana, è stata svolta dalla guida Luca Sbarra. “Il percorso ha una lunghezza di 58 chilometri, toccando Orvieto, Bolsena e Civita di Bagnoregio per poi tornare ad Orvieto. Nel corso del 2014 sono state acquistate mille credenziali, con un costo medio di permanenza per ogni turista di 80 euro al giorno e tre giorni di percorrenza, perché è stato pensato come escursione da compiere nel corso del fine settimana. Si è dunque prodotto un indotto economico pari a 240 mila euro nell’arco di dodici mesi. Si tratta di una stima al ribasso perché molti turisti non ritirano le credenziali e quindi il valore economico reale è maggiore a quello calcolabile”. Sbarra ha parlato delle convenzioni in atto con numerose imprese, soprattutto della ricettività, della ristorazione e dell’artiginato dei tre comuni, ma anche di significativi esempi di promettente rigenerazione dei piccoli borghi come sta accadendo a Sugano dove il cammino dell’intrepido Larth non sta solo attivando un fenomeno di ripresa commerciale, ma ha dato vita ad un singolare iniziativa di rivalutazione artistica del borgo con un artigiano del ferro che ha cominciato a decorare i muri del paese con figure ispirate ai cammini.
Claudia Marini ha parlato del progetto del Cammino del Corpus domini, racchiuso nell’iniziativa “Venite e vedrte”. “I miracoli eucaristici se ne contano a decine nella storia della Chiesa- ha spiegato-ma ad Orvieto è stata istituita la festa del Corpus Domini, la terza celebrazione più importante per il mondo cattolico dopo il Natale e la Pasqua. Questa dimensione religiosa che costituisce un elemento centrale della nostra identità, racchiude un valore e un potenziale enorme che può essere offerto all’intera cristianità sicuramente in forme nuove e più diffuse rispetto al passato. C’è un grande lavoro da fare in una prospettiva collegata al messaggio religioso che può e deve essere comunicato a milioni di persone in tutto il mondo anche con una signifiticativa ricaduta sul turismo”.
Luca Giuliani, archivista e neo presidente della polisportiva di Castel Viscardo, ha parlato di questo territorio come “Attraversato storicamente da molte antiche via di comunicazione. Spetta a noi riscoprire un passato arcaico di cui è ancora viva la memoria anche nei toponimi e renderlo attuale con intelligenza e forza di volontà. Nelle nostre terre abbiamo ancora una grande spinta non solo verso la conservazione del patrimonio che abbiamo avuto la fortuna di ereditare, ma anche delle preziose energie da parte di chi vuole far vivere e far ripartire i nostri luoghi del cuore. Ci sono giovani motivati come quelli che sono attivi nella nostra polisportiva, dobbiamo mettere a sistema idee e progetti e farlo tutti insieme con un criterio logico, sicuramente valorizzando questo fenomeno sociale dei cammini di trekking e della grande espansione dell’escursionismo che per noi deve significare soprattutto occasione di rivitalizzazione dei nostri luoghi a cui teniamo cosi tanto”.
Paolo Bellocchio, guida ambientale ed escursionistica, ha raccontato l’esperienza che viene compiuta attraverso la pratica dell’orienteering che consente di “entrare nel vivo” dei luoghi e dei paesi che si visitano con un approccio che permette agli appassionati di questa attività sportiva di conoscere in profondità e in breve tempo dei posti fino ad allora del tutto sconosciuti.
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Dell’importante della consapevolezza, ma anche della collaborazione e del pragmatismo ha parlato lo scrittore e conduttore televisivo Guido Barlozzetti, secondo cui “Non basta desiderare la rinascita dei nostri borghi, ma è necessario che sia diffusa la consapevolezza del valore che essi ricoprono pur in un contesto come l’Italia che è ricchissimo di posti di enorme potenziale. Quello che fa la differenza è la capacità politica di creare e far funzionare progetti di reale promozione, ma per fare questo serve un duro lavoro che riguarda vari settori tra cui la pubblica amministrazione, così come hanno un ruolo fondamentale tutti gli altri soggetti che sono attivi in una determinata zona. E’ necessario alzare il livello della capacità di lavorare insieme per obiettivi fortemente condivisi”.
Al seminario che si è concluso con una degustazione, ha portato il proprio contributo in qualità di ospite anche il sindaco di Orvieto Roberta Tardani. “Spesso accade che il nostro impegno sul versante della promozione turistica venga criticato perché ritenuto eccessivo-ha detto-noi siamo convinti che l’eccezionale valore del nostro patrimonio meriti ogni sforzo possibile come stiamo facendo in questi anni anche perché il settore turistico non solo rappresenta una fondamentale leva in sè in una zona come la nostra che ha questa evidente e fortissima vocazione, ma anche perché è in grado di attivare altre forme di economia. L’amministrazione comunale crede molto in progetti come questi collegati al turismo all’aria aperta per sostenere i quali abbiamo messo in campo iniziative mirate e continueremo a farlo anche nel futuro”
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