La situazione del programma Garanzia Occupabilità per i Lavoratori in Abruzzo si mostra sempre più complessa e difficile da gestire. Da mesi, l’attesa per i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha lasciato disoccupati e operatori del settore senza risposte concrete. Nonostante le assicurazioni dell’assessore regionale al lavoro, il programma sembra essere in una fase di stallo. Questa situazione ha suscitato preoccupazione tra i membri dell’opposizione, come Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che hanno manifestato la loro insoddisfazione in merito ai progressi della programmazione e all’efficacia delle misure adottate.
La stagnazione del programma Gol: aspettative e realtà
Taglieri evidenzia che il programma Gol dovrebbe fornire opportunità di formazione a disoccupati, ma ad oggi si segnalano pesanti ritardi. In un primo momento, il responsabile aveva promesso un catalogo formativo rinnovato e una ristrutturazione delle aule, ma, a distanza di tempo, tutto sembra procedere a rilento. I corsi di formazione, fondamentali per creare una forza lavoro competitiva e adatta alle esigenze del mercato, sono stati rimandati senza una spiegazione adeguata. Questa situazione ha colpito duramente chi sta cercando un reinserimento professionale e ha portato a un aumento della frustrazione tra i disoccupati abruzzesi.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle sottolinea come la scelta di dare priorità a chi è già nel mercato del lavoro non aiuti a costruire un tessuto occupazionale forte e resiliente. La crisi economica che ha colpito la regione richiederebbe invece un approccio differente, capace di garantire non solo una formazione adeguata, ma anche opportunità reali per chi si trova in difficoltà. La percezione è che le misure finora intraprese non abbiano affrontato in modo efficace i problemi strutturali.
Errori e blocchi: il futuro incerto dei corsi di formazione
Recentemente, Taglieri ha portato alla luce che i corsi di formazione previsti sono nuovamente bloccati a causa di errori di programmazione. Questo ennesimo intoppo ha contribuito a esaudire il malumore di chi si aspetta soluzioni rapide e decisive. Con la situazione che continua a evolversi, l’annuncio della creazione di un’Agenzia Regionale per il Lavoro ha suscitato ulteriori dubbi. Secondo l’esponente del Movimento 5 Stelle, questa nuova istituzione potrebbe non risolvere le incertezze esistenti, anzi, potrebbe alimentare ulteriori problemi burocratici e inefficienze.
Le critiche non mancano da parte dei lavoratori dei Centri per l’Impiego che si sentono, a quanto pare, trascurati. Le sigle sindacali si sono già mosse per esprimere dissenso nei confronti della migrazione verso la nuova agenzia. I rischi di un aumento dei costi e della complessità operativa senza un reale miglioramento nei servizi sono letti come un campanello d’allarme da chi opera nel settore da tempo, evidenziando ancora una volta l’urgenza di comprendere come gestire le risorse disponibili nella maniera più efficace.
Risorse e obiettivi: una programmazione da rivedere
Nei suoi interventi, Taglieri mette in luce la gestione delle risorse del Pnrr stanziate per i lavoratori abruzzesi, sostenendo che questi oltre 20 milioni di euro sono stati sprecati senza mettere a segno risultati significativi. Gli obiettivi del programma Gol, definiti ambiziosi e necessari per garantire l’occupazione, sembrano lontani dalla raggiungibilità. Non si tratta solo di migliorare i livelli minimi di prestazione, ma di costruire un sistema che favorisca l’integrazione tra disoccupati, imprese e territori, al fine di supportare la crescita di competenze e innovazione.
I continui fallimenti e la ritardata attuazione delle politiche attive del lavoro pongono interrogativi sull’efficacia delle strategie attuate dalla Regione Abruzzo. Un maggior dialogo con i cittadini, disoccupati e professionisti del settore è vincolante per ridisegnare le politiche del lavoro, e solo un concreto impegno potrà far emergere soluzioni che realmente rispondano alle necessità del tessuto economico locale. La sfida è quella di ristabilire una connessione tra le risorse disponibili e i reali bisogni dei cittadini, affinché nessuno rimanga escluso da una ripresa che si fa sempre più attesa.
Ultimo aggiornamento il 27 Gennaio 2025 da Laura Rossi
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