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Eco-Light, la cultura della luce per illuminare il Centro-Italia


PERUGIA – Si chiama ECO-Light (ECO-System Lighting the Innovative and Green Heritage through Technologies) il progetto che “illumina” il panorama culturale del Centro-Italia. Un progetto unico che vede una rete di partner internazionali impegnati nel sensibilizzare su temi quali l’ecologia, il risparmio energetico e la sostenibilità culturale, promuovendo tutto questo con la ‘cultura della luce’, intesa come innovazione sociale. In campo professionisti del settore della Light Art, della comunicazione, della musica e delle arti performative.

 

Ai microfoni di Vivo Umbria, Benedetta Risolo, referente del progetto per l’Istituto Italiano Design (ente capofila), ha approfondito gli obiettivi e le attività di questa iniziativa.

 

Può spiegarci in cosa consiste il progetto ECO-Light?

 

“Certamente. ECO-Light è un progetto finanziato dall’Unione Europea, dal Ministero dell’Università e della Ricerca e da Italia Domani. L’obiettivo principale è valorizzare il patrimonio culturale del Centro Italia attraverso la “Cultura della Luce”. Collaboriamo con rinomati partner internazionali in una ricerca multidisciplinare che culminerà in installazioni di Light Art e performance artistiche in tre siti UNESCO: le Cascate delle Marmore, Umbria Jazz a Perugia e una sfilata di carta a Fabriano.

 

Responsabile Scientifico del Progetto è Gisella Gellini (architetto; docente di “Light Art” alla Scuola del Design del Politecnico di Milano; ricercatrice della Cultura della Luce, con particolare riferimento alla Light Art). La ricerca è condotta insieme a Gaetano Corica (laureato presso il Politecnico di Milano con una tesi sulla Black Light Art; curatore di Arte contemporanea; light ed exhibit designer). Entrambi, in qualità di maggiori esperti di Light Art in Italia, lavoreranno alla curatela ed alla direzione artistica delle opere, guidando la realizzazione delle tre installazioni site-specific.

 

Il progetto è guidato dall’Istituto Italiano Design di Perugia. Tra i partner principali figurano l’Istituto Poliarte – Accademia di Belle Arti e Design di Ancona, il Conservatorio Briccialdi di Terni e l’Università Politecnica delle Marche. Inoltre, collaboriamo con un Comitato Internazionale composto da 18 professionisti di diverse arti e culture, insieme al corso “Light Art” del Politecnico di Milano, per garantire la qualità e l’intersettorialità della ricerca”. 

 

 

Quali sono i principali benefici dell’illuminazione ecosostenibile per il patrimonio culturale?

“L’illuminazione sostenibile offre molteplici vantaggi. Innanzitutto, riduce il consumo di energia e i costi di gestione, favorendo la conservazione del patrimonio nel lungo periodo. Inoltre, l’uso di tecnologie innovative consente di migliorare la fruizione di bellissimi siti da parte del pubblico, garantendo un’illuminazione ottimale e rispettosa delle caratteristiche architettoniche e artistiche”.

 

 

Quali attività sono previste nell’ambito del progetto?

 

“Oltre alle installazioni di Light Art, stiamo sviluppando un Open EcoSystem Lab, ovvero laboratori all’avanguardia destinati alla ricerca e al futuro coworking, aperti a professionisti e nuove generazioni. Questi laboratori costituiranno la base per uno spin-off, strumento di sostenibilità economica a lungo termine del progetto. Inoltre, organizzeremo workshop interattivi per le scuole e le famiglie, come il “Light Game and Art”, dove i partecipanti potranno creare progetti di luce utilizzando software di computer-grafica e intelligenza artificiale”. 

 

 

Quali sono le aspettative future per ECO-Light?

 

“Ci aspettiamo che ECOLight diventi un modello replicabile per la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso tecnologie innovative e sostenibili. Speriamo che le nostre iniziative ispirino altre regioni e paesi a intraprendere progetti simili, promuovendo la cultura della luce come mezzo per connettere le persone e valorizzare il patrimonio comune”.

 

Il progetto coinvolgerà i giovani e le comunità locali: come?

 

“La comunità locale e i giovani sono al centro del nostro progetto. Attraverso workshop, laboratori e performance artistiche, miriamo a coinvolgere studenti, famiglie e professionisti locali, offrendo loro l’opportunità di partecipare attivamente alla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la luce. Ad esempio, durante l’evento “Fa’ la cosa giusta”, abbiamo presentato il percorso museale del progetto e organizzato laboratori interattivi per le scuole superiori artistiche, permettendo agli studenti di creare progetti di luce con l’ausilio di software di computer-grafica e intelligenza artificiale”. 

 

Prossimi appuntamenti in programma?

 

Il 27 gennaio alle ore 17 ci sarà un appuntamento speciale nell’ambito di Spotlight, parte dedicata alle arti di ECOlight. Al Fuseum, Museo di Brajo Fuso (Monte Malbe, Perugia), la luce sarà la protagonista di Spotlight, l’iniziativa itinerante promossa da Istituto Italiano Design e Fondazione CariPerugia Arte nell’ambito del progetto.

 

Un’esplorazione a ingresso libero, che porterà il pubblico a scoprire il suo ruolo centrale nell’arte, nella cultura e nella costruzione di un futuro più sostenibile. Il primo incontro, a cura di Marco Frascarolo, affronterà il tema “ILLUMINARE IL FUTURO: La luce come strumento per una nuova sostenibilità culturale e un’ampia inclusione sociale”. L’esperienza sarà arricchita da un momento musicale a cura del Conservatorio Giulio Briccialdi di Terni, che contribuirà a creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente. 

 

 

Il seminario sarà guidato da Marco Frascarolo, ingegnere civile e lighting designer, che analizzerà come la luce artificiale sia in grado di trasformare l’ambiente notturno (dai singoli spazi agli esterni e alle intere città) ed illustrerà i possibili metodi per bilanciare la sostenibilità ambientale e i costi contenuti con la qualità visiva, la sicurezza e la valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali, preservando il senso di comunità creando nuovi spazi sociali. I lavori saranno introdotti da Fabrizio Croce, assessore del Comune di Perugia con delega al Turismo, città storica, spettacolo dal vivo e creatività urbana, rapporti con le associazioni culturali, economia della notte, ci sarò anche io per l’Istituto Italiano Design e Gianmaria Fontana di Sacculmino, curatore e direttore artistico del Fuseum”.

 

: info@fondazionecariperugiaarte.it

ECOlight rappresenta un esempio virtuoso di come la tecnologia possa coniugarsi con la tutela del patrimonio e la sostenibilità. Un progetto che illumina non solo i beni culturali, ma anche il cammino verso un futuro più green.

Ringraziamo Benedetta Risolo per aver condiviso con noi dettagli preziosi su ECOLight, un progetto che illumina letteralmente il patrimonio culturale italiano, unendo tradizione e innovazione.



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