Negli ultimi anni, l’Internet of Things (IoT) e l’Intelligenza Artificiale (AI, Artificial Intelligence) si sono affermati come pilastri tecnologici in grado di rivoluzionare numerosi settori produttivi e diversi ambiti inclini all’innovazione, quali l’e-commerce, la sanità o i servizi finanziari, oltre che molti aspetti della nostra vita quotidiana.
Con lo sviluppo dell’Industria 4.0, la digitalizzazione è entrata nelle fabbriche, diventandone una parte essenziale. Grazie all’IoT è possibile creare una rete di dispositivi connessi in grado di comunicare tra loro e con gli utenti in tempo reale e di portare l’automazione, il monitoraggio e l’analisi dei dati a livelli completamente nuovi, migliorando notevolmente l’efficienza e la competitività delle imprese del settore. Questi progressi hanno alimentato una crescita esplosiva delle connessioni IoT in tutti i settori. Più recentemente, grazie allo sviluppo e all’utilizzo dell’AI, in grado di analizzare e valorizzare ampie serie di dati storici e attuali in tempo reale per identificare pattern e tendenze, l’Internet of Things ha rimodellato il mondo che conosciamo e molti settori, produttivi e non, collegando oggetti e persone e abilitando processi decisionali funzionali a una maggiore efficienza e produttività, prevenzione e risoluzione delle criticità, sicurezza, protezione dei rischi e riduzione del consumo di risorse, anche in ottica di sostenibilità e transizione ecologica. Ed è proprio – secondo un recente report dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano [1] – “sull’effettiva capacità di sfruttare l’enorme potenziale derivante dall’integrazione tra loT e Intelligenza Artificiale che si porranno le basi per lo sviluppo del mercato futuro, grazie a nuovi scenari di utilizzo e ai numerosi benefici derivanti dall’impiego di dispositivi sempre più intelligenti”. L’integrazione dell’AI e – in alcuni casi – della Generative Al nelle soluzioni Internet of Things costituisce una delle sfide cruciali per i produttori di dispositivi smart. Se opportunamente colta, può generare importanti benefici sia per le aziende che per i consumatori.
Tuttavia, mentre siamo ormai soliti associare l’IoT al settore industriale e ad ambiti produttivi caratterizzati da processi standardizzati, quando pensiamo al mondo delle costruzioni e dell’edilizia difficilmente immaginiamo un settore permeato da quella stessa innovazione tecnologica e digitale. Si è soliti, infatti, considerarlo un comparto storicamente più tradizionale e complesso per l’alto numero di soggetti costituenti la filiera e per la forte incidenza di manodopera ed elementi di parcellizzazione del lavoro, in cui il potenziale delle soluzioni digitali non si è ancora pienamente sviluppato. Eppure, il settore delle costruzioni non è sicuramente da meno: in combinazione con le soluzioni Internet of Things, aumentano sempre di più gli impieghi dell’Intelligenza Artificiale. La digitalizzazione ha potenzialità d’applicazione molto alte nel settore delle costruzioni e i vantaggi previsti sono molti. Già nel 2021, la Commissione europea aveva riconosciuto nella digitalizzazione uno degli elementi cardine per la competitività e la sostenibilità del settore edile, illustrando nel report dell’Osservatorio europeo sul settore delle costruzioni [2] lo stato di evoluzione delle principali tecnologie digitali nel settore delle costruzioni e indicando l’Internet of Things come una tecnologia non ancora molto diffusa, ma in rapido sviluppo.
Nonostante, infatti, il settore AEC (Architecture, Engineering, Construction) costituisca un pilastro mondiale dell’economia, con un volume di affari previsto per il 2025 di 15 trilioni di dollari (ovvero il 13,5% del PIL mondiale) [3], processi operativi non sempre pianificati correttamente, attività lavorative poco ottimizzate, incrementi dei tempi e dei costi nella realizzazione dei progetti dovuti a varianti in corso d’opera, imprevisti difficili da monitorare con strumenti tradizionali, l’aumento dei costi di materiali e la difficoltà di reperire manodopera qualificata a causa dell’insufficiente ricambio generazionale, uniti alla difficoltà nel contenere gli sprechi, incidono negativamente sui bilanci, riducendo i margini di profitto delle imprese e rallentandone l’efficienza e la competitività. A queste criticità, si aggiungono anche quelle legate a una richiesta di maggiore sostenibilità ambientale degli edifici, ritenuti responsabili del 40% del consumo finale di energia nell’Unione e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra associate all’energia, che coinvolge tutta la filiera del settore, compresa quella del cemento e del calcestruzzo, primo anello di quella catena che conduce alla realizzazione di infrastrutture ed edifici sicuri e affidabili. Tutti gli attori del settore delle costruzioni da anni spingono verso una maggiore eticità e sostenibilità dei processi e della produzione. Nonostante l’impegno significativo nella direzione tracciata dalla Strategia di decarbonizzazione della filiera, la strada per la carbon neutrality è ancora lunga e necessita di sforzi concreti da parte dell’industria e delle istituzioni.
Un valido aiuto può derivare dall’introduzione di tecnologie avanzate, diventata ormai imperativa per affrontare queste sfide: l’IoT e l’Intelligenza Artificiale emergono come alleati chiave per la twin-transition (ecologica e digitale) e la decarbonizzazione del settore, fortemente richieste dall’Europa per far fronte ai cambiamenti climatici e alla crisi energetica. Questo perché l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale hanno la capacità di trasformare profondamente il settore delle costruzioni e il modo di lavorare di chi progetta e costruisce, introducendo innovazioni che migliorano l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità dei progetti edilizi. Queste tecnologie offrono soluzioni avanzate per la progettazione, la gestione dei cantieri e la manutenzione degli edifici, portando a una vera e propria rivoluzione digitale nel settore e contribuendo a trasformare un comparto tradizionalmente lento nell’adozione di innovazioni in un ecosistema digitale, efficiente e sostenibile.
Non stiamo più parlando solo di sperimentazione. L’integrazione tra IoT e Intelligenza Artificiale, in tutte le sue declinazioni, sta permeando anche il settore delle costruzioni, andando ben oltre l’edilizia tradizionale. Le applicazioni abbracciano ogni fase del processo, dall’ideazione alla costruzione, fino all’uso e alla gestione dei manufatti. Gli impatti dell’IoT e dell’AI sono quindi rilevanti non solo nel settore terziario e industriale ma anche in quello delle costruzioni. In tal senso, sono già disponibili sul mercato prodotti maturi e commercializzati. Esistono, ad esempio, diverse piattaforme in grado di gestire scenari complessi e consentire l’integrazione multiprotocollo tra dispositivi eterogenei. Soluzioni che favoriscono l’interoperabilità e che, oggi, sono potenziate dall’impiego di nuovi algoritmi di Intelligenza Artificiale all’interno delle soluzioni IoT.
Siamo solo all’inizio del percorso e sono in pochi a esplorare gli scenari più avanzati, ma gli edifici, così come le infrastrutture, stanno evolvendo verso una dimensione “cognitiva”, grazie all’uso intensivo dell’Intelligenza Artificiale. L’AI, in quanto strumento in grado di potenziare tutte le tecnologie coinvolte nel settore, il Machine Learning, il Deep Learning e le altre tecniche di apprendimento alla base dell’Artificial Intelligence svolgeranno un ruolo sempre più rilevante per il settore dell’edilizia e delle costruzioni in termini di rafforzamento, ottimizzazione e velocizzazione del processo operativo e porteranno notevoli benefici in tutte le fasi di attività, purché, “la transizione, sia pur rapidissima, sia guidata dal fattore umano e dall’etica”, ovvero, purché il digitale sia sostenibile, principio alla base della “rivoluzione 5.0” e “l’alleanza tra le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, l’automazione, etc., e la loro dimensione umanistica, sia fondata sul rispetto della persona e sull’obiettivo del miglioramento della società nei suoi diversi ambiti” [4].
Ma vediamo quali sono gli impatti concreti dell’integrazione tra IoT e AI nelle costruzioni e come queste tecnologie stanno ridisegnando il futuro del settore.
L’IoT e l’AI nelle costruzioni: la crescita e i trend del mercato a livello globale
Secondo un report di Business Research Company [5], la dimensione del mercato dell’IoT nel settore delle costruzioni è aumentata notevolmente negli ultimi anni e dovrebbe vedere una crescita significativa anche nei prossimi, passando dai 13,6 miliardi di dollari del 2024 ai 15,7 del 2025, a un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 15,3%. Di qui la previsione secondo cui i ricavi globali dell’IoT nelle costruzioni dovrebbero aumentare a 28,86 miliardi di dollari nel 2029, a un CAGR del 16,5%. Lo stesso vale per l’AI, per la quale è prevista una crescita esponenziale nel mercato delle costruzioni [6]. Si passerà dai 1,76 miliardi di dollari del 2024 ai 2,29 del 2025, fino ad arrivare, secondo le previsioni, ai 7,21 miliardi nel 2029, a un CAGR del 33,2%.
La crescita nel periodo di previsione può essere attribuita ai progressi della connettività 5G, alla maggiore attenzione alla sostenibilità, all’aumento del monitoraggio da remoto delle costruzioni, alle piattaforme di collaborazione e di interoperabilità, per quanto riguarda l’IoT; mentre per l’AI, sarà legata alla manutenzione predittiva, all’aumento dell’utilizzo dei droni, alla gestione del rischio di progetto guidato dall’IA, all’ottimizzazione della supply chain e alle applicazioni di realtà aumentata (AR) e virtuale (VR). Le principali tendenze nel periodo di previsione includono l’affermazione del BIM (Building Information Modeling), l’emergere dei gemelli digitali (Digital Twin), di soluzioni di sicurezza abilitate per l’IoT, il monitoraggio e la gestione delle risorse, l’analisi dei dati per il processo decisionale e quella predittiva per la gestione dei progetti, l’impiego di attrezzature autonome per l’edilizia, la visione artificiale per il monitoraggio dei siti di costruzione, i robot collaborativi (cobot), l’efficienza energetica e l’edilizia sostenibile.
L’Intelligenza Artificiale incontra l’Internet of Things. I vantaggi per il settore delle costruzioni
Posto che la digitalizzazione stia rappresentando un punto di svolta per il settore delle costruzioni, tradizionalmente più lento nell’adottare innovazioni rispetto ad altri comparti industriali, in questo ambito l’IoT consente l’integrazione di sensori e dispositivi intelligenti in macchinari, attrezzature e strutture per monitorare costantemente le condizioni operative e ambientali. La quantità di dati oggi generata è enorme e l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale non è solo possibile, ma necessaria. Senza di essa, non sarebbe praticabile estrarre dai dati le informazioni utili per progettare, costruire, gestire e smaltire edifici e infrastrutture in modo efficiente e sostenibile. Nel complesso, la digitalizzazione dei processi consente di migliorare la produttività e di raggiungere standard qualitativi più elevati in termini di sicurezza e sostenibilità lungo l’intero ciclo di vita dell’opera: dalla progettazione alla costruzione, fino alla gestione e manutenzione. Inoltre, grazie a un tracciamento efficace dei flussi di materiali e lavoro, è possibile ridurre i rischi amministrativi, di sicurezza e ambientali, contribuendo così a contenere il rischio operativo. Grazie a essa, è dunque possibile risolvere alcune delle criticità proprie del settore di cui si faceva cenno nel paragrafo precedente – errori commessi in fase progettuale e lungo l’intera filiera, causa di gravi inefficienze e di difficoltà nel flusso delle informazioni e nell’organizzazione dei rapporti tra i diversi attori.
Fino ad ora, le applicazioni più comuni dell’AI si sono concentrate nella fase progettuale degli edifici, con un forte focus sulla generazione e ottimizzazione delle forme, e nella fase d’uso, principalmente per ottimizzarne i consumi energetici. Tuttavia, in combinazione con il BIM (Building Information Modeling), l’AI può generare ed esaminare automaticamente diverse soluzioni progettuali, valutandole in base a parametri come efficienza energetica, costi e sostenibilità. Questa sinergia consente di ottimizzare i progetti fin dalle fasi iniziali. Una potenzialità che riguarda anche l’edilizia modulare e prefabbricata, nella quale l’AI Generativa “garantisce la possibilità di moltiplicare le possibili soluzioni progettuali in termini architettonici ed estetici, ovviando al rischio di eccedere nella replicabilità e di decontestualizzare l’opera rispetto alle caratteristiche del sito in cui i componenti verranno poi assemblati”, restituendo “concept e idee progettuali sempre diversi e adattabili alle mutevoli esigenze della committenza e del mercato” [4].
L’utilizzo dell’AI consente, inoltre, di analizzare e confrontare una vasta gamma di dati sui materiali da costruzione per identificare le opzioni più sostenibili e a basso impatto ambientale, valutandone le caratteristiche tecniche, l’efficienza energetica e l’impatto ambientale per guidare i progettisti nelle decisioni di progettazione e costruzione. Grazie alla possibilità di analisi di grandi moli di dati riguardanti aspetti diversi, quali la disponibilità delle risorse, le restrizioni temporali, le condizioni meteorologiche e le dipendenze tra attività, l’integrazione tra IoT e AI permette di prevedere i tempi di completamento delle fasi di costruzione, stimare e ottimizzare il consumo di risorse e materie prime, riducendo gli sprechi, sia di materiali che di tempo, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla transizione ecologica. Inoltre, potendo identificare conflittualità, potenziali rischi e vulnerabilità già in fase di progettazione, l’AI è in grado di supportare lo sviluppo di strategie di mitigazione e piani di contingenza. Integrata nei sistemi gestionali aziendali, può contribuire a elaborare piani di risk management, garantendo previsioni affidabili, conformità normativa rigorosa e rispetto delle tempistiche [4]. Infine, l’analisi dei dati BIM permette di prevedere i requisiti di manutenzione futura degli edifici e delle infrastrutture, facilitando una pianificazione preventiva che contribuisce a prolungare la durata degli asset.
L’integrazione dell’AI nell’ambito del BIM è destinata a trasformare il settore, attraverso una progettazione più intelligente, una costruzione più efficiente e una gestione delle infrastrutture più efficace e orientata ai dati.
Macchine e dispositivi intelligenti per l’efficientamento dei processi
L’Intelligenza Artificiale può essere integrata nei macchinari, permettendo loro di apprendere dai dati operativi e migliorare progressivamente le proprie prestazioni. Attraverso tag RFID o tecnologie di localizzazione indoor, è possibile avere informazioni circa la posizione e lo stato di asset e attrezzature in cantiere. Queste informazioni, integrate nel modello BIM, agevolano una gestione più efficace degli asset, una pianificazione logistica ottimizzata e la prevenzione di perdite di materiali. Per quanto riguarda macchinari e attrezzature, gli strumenti basati sull’AI offrono anche un supporto determinante alla manutenzione predittiva. Attraverso l’analisi dei dati acquisiti dai sensori, le reti neurali sono in grado di predire il momento in cui le attrezzature necessitano di interventi, evitando guasti improvvisi che potrebbero mettere a rischio la sicurezza del cantiere.
Ai dispositivi che integrano la sensoristica IoT e ai modelli di Machine Learning e Deep Learning può essere affidata anche l’automatizzazione nonché l’analisi di diversi processi in cantiere, quali l’attivazione di sistemi di sicurezza e l’esecuzione di attività ripetitive, nonché una visione completa delle attività svolte sul campo dagli operatori. In futuro, si prevede un utilizzo sempre più diffuso di macchine intelligenti come supporto alle lavorazioni, soprattutto in quelle che richiedono sforzi fisici intensi. Questo sviluppo non solo migliorerà l’efficienza operativa, ma offrirà anche un contributo significativo alla sicurezza sul lavoro, riducendo i rischi per gli operatori. L’automazione dei processi più rischiosi è un altro ambito in cui l’AI svolge un ruolo chiave. Robot sempre più avanzati e collaborativi in futuro potranno lavorare accanto agli operatori umani, assumendo compiti pericolosi e contribuendo a ridurre i rischi di incidenti, migliorando al contempo la sicurezza generale sul luogo di lavoro, così come già oggi avviene nelle moderne fabbriche automatizzate.
L’integrazione dell’AI può essere estesa anche all’edilizia industrializzata, comportando l’efficientamento dei processi del comparto. Attraverso l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento e l’analisi dei dati relativi alla supply chain, grazie all’AI è possibile individuare i fornitori più performanti e gestire in modo ottimale gli stock di materiali. Questo consente di consegnare in cantiere le quantità esatte di materiali, calibrate sulla reale capacità produttiva, eliminando la necessità di stoccaggio in loco. I materiali possono così essere conservati in magazzini dedicati, riducendo l’ingombro e migliorando la logistica di cantiere.
La sicurezza e la salute degli operatori e della collettività
Il contributo dell’integrazione tra IoT e AI alla prevenzione e alla riduzione degli incidenti è fornito sia da analisi preventive in fase di progettazione della sicurezza, sia dal monitoraggio in tempo reale delle attività e dal supporto alle operazioni per la gestione del cantiere, prevedendo possibili ritardi e ottimizzando l’allocazione delle risorse. I sistemi di computer vision e l’analisi dei dati provenienti dai sensori possono migliorare la sicurezza sul cantiere, individuare potenziali problemi e consentire una gestione più proattiva degli imprevisti. In questo contesto, un valido contributo in termini di soluzioni avanzate per la raccolta e l’elaborazione di dati tridimensionali è offerto dalla combinazione tra tecnologia Laser Scanner e AI.
Algoritmi di Deep Learning migliorano la qualità dei dati acquisiti, correggendo automaticamente errori o interferenze presenti nelle scansioni, aumentandone la velocità di elaborazione e permettendo una verifica puntuale e progressiva del rispetto del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e del Piano Operativo di Sicurezza (POS). L’AI, quindi, consente di verificare e garantire la conformità alle normative di sicurezza, gestendo in modo integrato ed efficace le informazioni specifiche di ogni progetto insieme ai requisiti legislativi e alle migliori pratiche disponibili. Grazie a programmi o moduli personalizzabili, può suggerire azioni preventive o correttive per migliorare la sicurezza.
L’installazione di sensori, telecamere intelligenti e altri dispositivi IoT in cantiere consente di individuare in tempo reale potenziali rischi e prevenire incidenti. L’AI può rilevare e segnalare comportamenti pericolosi o non conformi, situazioni di emergenza, accessi non autorizzati a zone critiche e l’uso improprio di attrezzature. Inoltre, gli operatori di cantiere potranno essere dotati di dispositivi indossabili capaci di fornire feedback in tempo reale. Tramite gli smart DPI, ossia dispositivi di protezione individuale potenziati da sensori IoT wearable e dall’AI, è possibile verificare il loro corretto utilizzo durante gli interventi, riducendo i rischi di incidenti dovuti a distrazione e comportamenti non idonei, mentre i visori di Realtà Aumentata (AR) permettono di avvisare i lavoratori di potenziali pericoli e fornire istruzioni per svolgere le attività in modo sicuro, garantendo una maggiore protezione personale e collettiva.
Nella gamma dei DPI monitorabili rientrano elmetti, guanti, giacche antinfortunistiche, scarpe, maschera di protezione o rilevatori di gas, che il datore di lavoro può decidere di monitorare in funzione delle effettive esigenze sul campo oppure in considerazione di quelli che solitamente non vengono indossati dal lavoratore. Tramite la tecnologia IoT indossabile, inoltre, è possibile monitorare anche i parametri vitali dell’operatore, come ad esempio la temperatura o la frequenza cardiaca generando degli alert quando vengono superati determinati valori di soglia in presenza di ambienti chiusi o aperti che presentano situazioni di rischio. Tutto ciò permette di gestire i cantieri in modo più intelligente, moderno e produttivo, migliorando l’intero ciclo operativo.
Il monitoraggio intelligente
Tradizionalmente basata su ispezioni manuali e periodiche, l’attività di controllo è oggi potenziata da tecnologie avanzate come il Digital Twin, l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale che, grazie a una rete di sensori strategicamente distribuiti, permettono un monitoraggio costante e in tempo reale delle strutture.
Installati sugli edifici, i sensori IoT rilevano in tempo reale parametri come consumo energetico, qualità dell’aria interna, umidità, temperatura, che una volta analizzati da modelli di AI e integrati nel modello BIM, supportano la manutenzione predittiva, ottimizzano l’efficienza energetica e migliorano il comfort degli occupanti, e monitorano altri fattori che potrebbero compromettere la sicurezza degli ambienti e dei luoghi di lavoro. Lo stesso vale per le infrastrutture, come strade, ponti e viadotti. Le “infrastrutture intelligenti” rappresentano il futuro del nostro sistema infrastrutturale: reti in grado non solo di operare in modo efficiente, ma anche di raccogliere, analizzare e utilizzare dati in tempo reale per potenziare resilienza e sostenibilità. L’integrazione tra componenti fisici e digitali consente un monitoraggio continuo delle condizioni, la previsione di potenziali criticità e interventi tempestivi per prevenire disservizi o danni.
In particolare, il Digital Twin crea una replica virtuale delle infrastrutture fisiche, consentendo simulazioni dettagliate e analisi predittive che rispecchiano il comportamento reale delle strutture. Questa tecnologia non solo offre una visione precisa dello stato attuale, ma permette di testare virtualmente scenari alternativi e strategie di manutenzione, ottimizzando le decisioni prima della loro implementazione. L’IoT, attraverso una rete di sensori integrati, raccoglie dati relativi a parametri cruciali come vibrazioni, sollecitazioni, temperature e deformazioni. Questi sensori operano in modo continuo, inviando informazioni a sistemi centralizzati nei quali l’AI gioca un ruolo chiave nell’analisi e nell’elaborazione dei dati raccolti, identificando configurazioni, anomalie o segnali di deterioramento che potrebbero indicare problemi imminenti o malfunzionamenti, suggerendo interventi preventivi, ottimizzando le operazioni di manutenzione e contribuendo a prolungare la vita utile delle infrastrutture.
Questo approccio offre vantaggi significativi: da un lato, aumenta la sicurezza e l’affidabilità delle reti; dall’altro, riduce i costi di manutenzione e gestione, promuovendo al contempo una maggiore sostenibilità ambientale.
Progettazione antropocentrica: l’aspetto etico dell’AI
L’integrazione tra IoT, AI e BIM offrirà maggiore trasparenza, controllo e ottimizzazione lungo l’intero ciclo di vita delle costruzioni, favorendo una progettazione più efficiente, una costruzione più sicura e una gestione proattiva e più intelligente di edifici e infrastrutture.
Nonostante, oggi, strumenti dotati di funzionalità IoT e AI vengano già impiegati per migliorare le attività di progettazione, esecuzione e manutenzione delle costruzioni, ottimizzando i budget e migliorando la qualità del prodotto finale per soddisfare gli standard di qualità e le aspettative dei clienti, con l’avanzare della digitalizzazione e delle tecnologie queste innovazioni continueranno a evolversi e potenziarsi. Sensori sempre più intelligenti, analisi dei dati più precise e un maggiore grado di automazione potranno rendere il futuro dell’IoT e dell’AI nel mondo delle costruzioni ancora più promettente. In un mondo sempre più interconnesso, adottare strutture e infrastrutture intelligenti non è più solo un’opzione, ma una necessità per garantire la continuità dei servizi e la tutela delle persone. Questo percorso richiede un impegno condiviso lungo l’intera filiera delle costruzioni, in un lavoro sinergico per costruire un futuro più efficiente e sostenibile. Nei prossimi anni, le aziende più all’avanguardia saranno pronte a trasformare questa visione in realtà, con processi di costruzione più efficienti, maggiore sicurezza e costi ridotti.
È opportuno, tuttavia, valutare l’aspetto etico connesso all’AI. La “progettazione antropocentrica” richiede che l’intelligenza artificiale sia al servizio dell’essere umano e non viceversa, anche e soprattutto nei processi lavorativi. Perché l’intelligenza artificiale e più in generale la digitalizzazione possano essere considerate alleate del settore, sostenendone la produttività e diventando leva di attrattività per i più giovani, secondo quanto ribadito dall’Ance [4], occorre progettare piani formativi efficaci a tutti i livelli e per tutte le fasi dei percorsi lavorativi. Con l’entrata in vigore dell’AI Act, il primo regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale, il 1° agosto 2025, diventerà fondamentale assicurare trasparenza degli algoritmi e una governance etica dei sistemi digitali. Ma solo puntando su competenze di alta qualità per i professionisti e tutti gli attori della filiera si potranno garantire la competitività e la sostenibilità del settore nel lungo periodo.
Fonti
[1] Notte prima degli esami: Internet of Things alla prova della maturità, Osservatorio Internet of Things, Politecnico di Milano 2024.
[2] La digitalizzazione nel settore delle costruzioni, Osservatorio europeo sul settore delle costruzioni, 2021.
[3] Global Construction 2025, Global Construction Perspectives e Oxford Economics Report.
[4] Indagine conoscitiva sul rapporto tra intelligenza artificiale e mondo del lavoro, Memoria Ance alla Commissione XI della Camera dei Deputati Lavoro pubblico e privato del 25 gennaio 2024.
[5] IoT in construction Global Market Report 2025 – Market Size, Trends, And Global Forecast 2025-2034, The Business Research Company.
[6] AI in Construction Global Market Report 2025 – Market Size, Trends, And Global Forecast 2025-2034, The Business Research Company.
[7] 7° Report OICE sulla digitalizzazione e sulle gare BIM, Ufficio Studi dell’OICE, 2024.
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