Due presidenti, due Umbrie: tra pragmatismo e idealismo Tesei e Proietti a confronto

di Daniele Bovi

Nei cinque anni di vita di una legislatura regionale il discorso programmatico del presidente – anzi della presidente visto il record umbro di donne alla guida dell’ente – è sicuramente uno dei più importanti e significativi; quello in grado di abbracciare contemporaneamente il passato recente e il futuro della regione. E allora cosa raccontano dell’Umbria i discorsi con i quali Donatella Tesei nel 2019 e Stefania Proietti pochi giorni fa hanno illustrato in aula le linee programmatiche?

L’analisi Umbria24 ha passato al setaccio i testi integrali dei due interventi, trovando ovviamente significative differenze ma anche punti di contatto. Un’analisi – corredata da alcuni grafici – che riguardano le parole più usate, il tono, i contenuti, i problemi, le priorità e gli obiettivi. Tesei arriva in aula da presidente della Regione il 23 dicembre: soltanto otto giorni dopo l’Oms segnalerà ufficialmente il primo caso di infezione da Sars-Cov-2; da lì inizia la pandemia che si abbatterà anche sull’Umbria, cambiando in profondità le sorti della legislatura.

Le parole di Tesei Come mostra il grafico qui sopra «Regione», «Sanità», «Sistema», «Imprese» e «Sviluppo» sono i cinque termini più utilizzati da Tesei, il cui tono in generale è all’insegna del pragmatismo e di un linguaggio diretto, senza troppi slogan o retorica visionaria. Tesei – prima presidente di destra nella storia dell’Umbria – mette molta enfasi sull’azione («La parola d’ordine sarà: agire») e sul cambiamento; il focus del discorso nel complesso è sul risanamento economico nonché sulla riorganizzazione amministrativa. Il punto di partenza della neo presidente sono le condizioni economiche della regione, con l’accento posto sui molti dati negativi, dal Pil al tenore di vita degli umbri fino alla diminuzione della popolazione, alle difficoltà legate alla ricostruzione e non solo.

L’economia In cima alla lista c’è dunque l’economia e, come mostra il grafico con la distribuzione delle parole, termini come «sviluppo», «risorse» e «imprese» occupano largamente la prima parte dell’intervento. «Imprese» viene pronunciato per 20 volte: su economia e lavoro Tesei punta tutto sul rilancio economico con una forte attenzione alle imprese (più volte messe poi dall’allora presidente al centro dell’azione della Regione) e agli investimenti, ponendo l’accento sulla necessità di riforme a livello amministrativo per aumentare l’efficienza e attrarre più capitali. «Economico» o «economica» compaiono per altre 19 volte, a ribadire ulteriormente qual è la priorità. «Lavoro» Tesei lo pronuncia per 17 volte, ma quasi semprein un contesto di rilancio economico e produttività.

Tesei e la sanità La sanità occupa la seconda parte dell’intervento e la parola, guardando a contesto e interconnessioni, viene utilizzata soprattutto in termini di riorganizzazione ed efficentamento. Tesei arriva al governo dopo Concorsopoli e in generale il “core business” della Regione viene affrontato con un approccio focalizzato sulla ristrutturazione del sistema sanitario regionale: tra le proposte principali ci sono la razionalizzazione delle risorse, più attenzione i costi, all’efficienza delle strutture, mentre le liste d’attesa – tema ancora sul tavolo – vengono viste come una delle principali sfide. Nel complesso molti obiettivi generali mentre Proietti entrerà più nello specifico. Su trasporti e infrastrutture Tesei punta il dito sull’isolamento della regione e sul disavanzo strutturale del sistema di trasporto pubblico, sottolineando che bisognerà mettere insieme gomma, ferro e aeroporto.

Ambiente La crisi climatica non compare mai però c’è la necessità di un «approccio green» focalizzato su gestione dei rifiuti (e in particolare con la chiusura del ciclo), economia circolare, sulla tutela delle risorse naturali, sul miglioramento delle infrastrutture e sulla riduzione del rischio idrogeologico. Tra i punti di contatto c’è invece il focus sulla fuga dei giovani laureati dall’Umbria, segno che il problema è ancora lì; Tesei mette sul tavolo proposte che riguardano la creazione di opportunità di lavoro, il sostegno all’innovazione, il rafforzamento del sistema universitario e del diritto allo studio; il tutto con l’obiettivo di invertire la tendenza negativa.

La neo presidente E Proietti? L’inizio è all’insegna dell’«emozione» e della «responsabilità», ma anche della situazione economia negativa; in generale il tono è più idealista, con un linguaggio maggiormente evocativo ed emotivo che fa leva su concetti come sostenibilità, inclusione, partecipazione e giustizia sociale. Una delle “immagini” utilizzate è quella della «comunità in cammino» e dei cittadini da coinvolgere attraverso i processi di partecipazione. Nell’ordine, «sviluppo», «regione», «lavoro» e «sistema» sono le parole più utilizzate dall’ormai ex sindaca di Assisi che, come mostra il grafico, parte da sanità e salute. Di «cittadini» Proietti parlerà per 22 volte riguardo a temi come inclusione, comunità, responsabilità e cittadini, mentre «persone» compare per 28 volte e con un filo conduttore chiaro: l’attenzione ai più fragili e all’inclusione.

Sanità e imprese Sulla sanità, come accennato in precedenza, Proietti va più in profondità partendo da un concetto più ampio di sanità («One Health») ed elencando nel dettaglio delle soluzioni operative. Grande attenzione c’è poi sulla disabilità. Il termine «imprese» viene pronunciato solo cinque volte anche se Proietti riconosce come le pmi rappresentino «l’ossatura del nostro sistema produttivo». La neo presidente mette poi l’accento sul «Patto per il lavoro», al centro del quale ci sono anche i giovani, parola pronunciata 20 volte (5 da Tesei), oltre che la sostenibilità e l’innovazione digitale. Proietti parla poi di sicurezza sul lavoro e di contrasto a quello povero e al precariato. Insomma, se per Tesei il focus è sulle imprese per Proietti è sul concetto di lavoro, che compare per 23 volte e in un contesto fatto non solo di sviluppo, ma anche di inclusione.

La crisi climatica Grandi differenze si notano sul dossier ambiente. Proietti parla esplicitamente di crisi climatica come di una sfida cruciale da affrontare con politiche di adattamento e prevenzione. Differenze radicali anche sui rifiuti dato che Proietti ha bocciato in toto l’ipotesi termovalorizzatore, senza però indicare per il momento le alternative. Più in generale al centro c’è lo sviluppo sostenute con la «cura del Creato», dell’ambiente e della protezione del paesaggio; tra i punti chiave, anche il nuovo Piano energetico e ambientale.

Gli altri temi Sia per Tesei che per Proietti è importante il capitolo infrastrutture e trasporti, anche se delle sfumature ci sono: l’ex sindaca di Assisi mette più enfasi sulla necessità di infrastrutture – e non solo su quelle materiali – digitali per rendere l’Umbria una regione più connessa ed efficiente, e integra anche qui il concetto di sostenibilità. Nel complesso, se Tesei parla di riorganizzazione e riforme per affrontare i problemi Proietti spinge di più sulla connessione tra infrastrutture, innovazione e sviluppo sostenibile. Notevoli differenze anche se si guarda alla parola «diritti»: nel discorso di Tesei compare solo una volta ed è legata alla sanità, mentre Proietti ne parla per 18 volte discutendo di temi come disabilità, salute ma anche di diritti civili e uguaglianza. Tra cinque anni, dopo aver capito se alle parole seguiranno i fatti, gli umbri tireranno una riga.