Sopralluoghi dell’Amministrazione presso gli uffici di cittadinanza

Nei giorni scorsi sono stati effettuati alcuni sopralluoghi presso le sedi degli uffici di cittadinanza (UdC) del Comune di Perugia.

Presenti la sindaca Vittoria Ferdinandi, l’assessora alle politiche sociali Costanza Spera, l’assessore alle infrastrutture Francesco Zuccherini, il vice segretario generale Laura Cesarini, il dirigente dell’area opere pubbliche Fabio Zepparelli, la dirigente dell’area servizi alla persona Roberta Migliarini, l’e.q. rete servizi sociali territoriali Adelina Trotta, l’e.q. sicurezza del lavoro Michele Agostini, la capitana Stefania Cesarini ed alcuni componenti della Polizia locale.

L’iniziativa è stata organizzata per fare il punto sullo stato del servizio con l’obiettivo concreto, su cui l’Amministrazione sta già lavorando grazie alla stretta collaborazione con le rappresentanze sindacali, prime proponenti dell’iniziativa, di arrivare alla sottoscrizione di un protocollo operativo per la prevenzione e gestione delle minacce ed aggressioni ai danni degli operatori sociali ed educativi per tutelare la sicurezza e la salute delle lavoratrici e lavoratori, in particolare assistenti sociali. Nel contempo si va verso l’individuazione di azioni per migliorare lo stato dei luoghi, garantendo maggiore fruibilità e riservatezza.

A tal proposito all’incontro erano presenti le due rappresentanti sindacali degli assistenti sociali, Cristina Faraghini e Laura Bubù, che hanno lavorato ad una bozza di protocollo sottoponendolo all’attenzione dell’Amministrazione.

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IL SERVIZIO

Gli Uffici della Cittadinanza sono servizi sociali pubblici e gratuiti, presenti nei territori dei Comuni di Perugia, Corciano e Torgiano della zona sociale n.2.

In ciascun Ufficio della Cittadinanza opera un’equipe multidisciplinare composta da quattro assistenti sociali ed un educatore professionale, dipendenti del Comune.

Attualmente gli UdC nel Comune di Perugia sono cinque: 1) Le Fonti via Campo di Marte 52; 2) Fiume in via Maniconi a Ponte Felcino; 3) Tevere in piazza Chiabolotti a Ponte San Giovanni (Centro Euliste); 4) Berioli in strada Pian della Genna a Madonna Alta; 5) Pievaiola in via dell’Armonia a Castel del Piano.

IL PROGETTO

“Nelle intenzioni di questa Amministrazione – hanno spiegato la sindaca Ferdinandi e gli assessori Spera e Zuccherini – vi è la ferma volontà di mettere in campo un protocollo operativo per la prevenzione e gestione delle minacce ed aggressioni ai danni degli operatori sociali ed educativi per tutelare l’attività che giornalmente questi lavoratori e lavoratrici portano avanti con impegno, passione e professionalità. Ciò accogliendo una richiesta che da tempo le Rsu, a fronte di episodi critici, hanno avanzato”.

“Purtroppo – continuano i rappresentanti della giunta – fino ad oggi è mancata un’analisi attenta dei rischi a cui sono sottoposti quotidianamente i dipendenti comunali che operano all’interno degli uffici di cittadinanza, troppo spesso isolati nella gestione di un compito che li mette a stretto contatto con le difficoltà e fragilità delle persone. Una debolezza sociale che – sappiamo – può sfociare anche in violenza. Ebbene, a fronte di questo, vogliamo cambiare passo ritenendo che non sia più accettabile mettere a rischio la sicurezza e salute dei nostri operatori ed operatrici, ma altresì mettendoli nelle condizioni di poter lavorare al meglio nell’interesse della comunità”.

Non si ferma qui l’impegno dell’Amministrazione perché il costituendo protocollo si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione del servizio offerto dagli UdC.

“Vogliamo convintamente valorizzare questo importante servizio – continuano la sindaca e gli assessori – perché rappresenta un punto di riferimento essenziale per la cittadinanza da potenziare in ogni modo possibile”.

Per farlo è in cantiere una campagna di comunicazione ed informazione rivolta alla cittadinanza per far conoscere i servizi offerti, nonché una riorganizzazione degli spazi per favorire una migliore fruibilità delle sedi con maggiore accessibilità ed un’accresciuta tutela della privacy soprattutto per ciò che concerne gli incontri con gli e le assistenti sociali”.