L’assessore Delli Noci sentito in commissione sviluppo economico insieme ai manager regionali che si sono occupati della trasferta in Florida di dieci aziende pugliesi, finita al centro di una bufera mediatica
Risposte puntuali, quesiti rimasti inevasi e opposizioni scontente. È il bilancio della mattinata di giovedì 23 novembre, giorno in cui la quarta commissione regionale ha analizzato le carte della trasferta a Miami costata circa 400 mila euro (per tre giorni) e che ha visto protagonisti l’assessore allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci, il direttore generale di PugliaPromozione Luca Scandale, il direttore della comunicazione Rocco De Franchi e dieci aziende pugliesi che hanno partecipato alla Miami Design Week. Carte che non sono state presentate nel corso della commissione ma che saranno integrate.
Delli Noci: «Natuzzi pioniere delle aziende pugliesi negli Usa»
Le risposte puntuali sono quelle arrivate da Delli Noci che tra le sue deleghe conta anche quella all’internalizzazione. L’assessore, nel corso della commissione, ha provato a ridimensionare il dibattito sulle spese che hanno interessato la trasferta in Florida, rivendicando la bontà di costi che sarebbero pari a tante altre trasferte sostenute dalla Regione Puglia.
«Abbiamo discusso della strategicità degli interventi e della visione complessiva che porta alla valorizzazione del brand Puglia e del made in Puglia. Produrremo tutti gli atti e le determine, già pubbliche, per dimostrare che è tutto trasparente», dice Delli Noci.
Sconto crediti fiscali
Finanziamenti e contributi
E sulle spese, il responsabile dell’internazionalizzazione chiarisce: «Delle procedure si è occupata in maniera diretta PugliaPromozione, non il dipartimento regionale. Nostro è il compito di dare le linee di indirizzo».
E su Natuzzi, Delli Noci spiega: «Pensiamo che la strategicità degli investimenti fatti da Natuzzi negli Stati Uniti siano stati pionieri. Ecco perché nell’ambito degli interventi strategici previsti all’interno della nostra programmazione, abbiamo deciso di chiedere alle grandi imprese del nostro territorio – che richiedono incentivi regionali – di coinvolgere obbligatoriamente le piccole e medie imprese. È un modo per accompagnare il percorso di crescita delle pmi, provando ad alzare il loro livello qualitativo e ampliando le possibilità relazionali che queste realtà hanno con l’Italia e con tutto il resto del mondo»
Nessun chiarimento sui 240 mila euro alle società di Seganfreddo
Sono rimasti senza risposta, invece, i quesiti sui contenuti di alcune determine. Il dg di PugliaPromozione a margine della conferenza stampa non ha risposto alle domande dei cronisti, evitando così di fornire chiarimenti su alcune spese che hanno caratterizzato il dibattito di questi mesi.
Tra tutti i costi della spedizione a South Beach, particolare interesse destano i quasi 240 mila euro di cui è risultato beneficiario Cristian Seganfreddo.
Da una parte ci sono i 140 mila euro per la comunicazione gestita da S Edition Srl di Vicenza, azienda proprietà di Seganfreddo, a cui è stato affidato il compito di rendere il più possibile virale la partecipazione degli espositori pugliesi alla Design Week di Miami presso lo spazio attrezzato dal brand milanese Alcova. Dall’altro lato ci sono i quasi 100 mila euro di cui è risultata essere beneficiaria la rivista Flash Art (fondata sempre da Seganfreddo), che ha prodotto un’edizione dedicata alle bellezze della regione dal titolo Puglia Contemporary Land.
Lanotte (Fi): «La sensazione è che si sia voluto favorire qualcuno»
Insoddisfatte le opposizioni che, appena conclusa la commissione, sono tornate all’attacco.
«Avremmo voluto informazioni dettagliate sulle spese sostenute. E, invece, abbiamo ascoltato solo la narrazione di filosofia politica che avrebbe orientato le scelte della Giunta regionale», tuona il consigliere di Forza Italia, Francesco La Notte. Che aggiunge: «Abbiamo chiesto i dettagli delle spese. Perché, giova ribadirlo, spendere quasi 525 mila euro con affidamenti concordati, ovvero in deroga alle regole sull’evidenza pubblica, esige una spiegazione puntuale».
L’azzurro poi conclude: «La sensazione che si sia voluto favorire qualcuno, accrescendone le capacità e competenze, purtroppo resta. Ci domandiamo che ne penserebbe l’Anac di tutto questo. Così come ci domandiamo come abbia fatto il “fortunato selezionato” a venire a conoscenza dell’opportunità regionale. E ci domandiamo ancora – senza aver ricevuto alcuna risposta oggi in commissione – come mai il “fortunato” sia stato firmatario ad aprile di un primo contratto per la stampa di riviste ed altri materiali e che, nonostante ciò, la Regione a novembre abbia avviato un’indagine di mercato invitando sempre lo stesso fortunato (con una società differente)».
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