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«L’Europa è una festa, con la Real non c’è domani. Dal mercato serve energia»


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Il tabù spagnolo da sfatare, la striscia di risultati utili consecutivi in Europa da salvaguardare, la vetta da conservare gelosamente. Marco Baroni sfida l’emergenza e guarda negli occhi la Real Sociedad, ultimo ostacolo per evitare i playoff e approdare direttamente agli ottavi di finale di marzo. Con 4 pareggi e 8 sconfitte negli ultimi 13 incroci, l’aquila vede la Spagna e trema. L’ultimo precedente casalingo con l’Atlético Madrid regalò un punto insperato nel recupero grazie ad un’iconica rete di Ivan Provedel, un singolo punto basterebbe ai biancocelesti per l’aritmetica del pass alla fase ad eliminazione diretta. Già dalla pancia di Verona, il tecnico fiorentino aveva messo in guardia calciatori e ambiente sulla delicatezza della partita del giovedì. «Sarà una partita fondamentale, vi garantisco che affronteremo un rivale di valore, che ho già guardato più volte», ha ammesso domenica sera al Bentegodi, parlando di crocevia della stagione. Ora vede il traguardo ad un passo, e dal centro sportivo di Formello è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita, desideroso di confrontarsi con un avversario di grande caratura. «Il fatto che manchi solo un punto al traguardo non conta nulla, non facciamo calcoli. Sono gare meravigliose, queste. L’avversario è forte, solido, compatto, ha personalità, loro sono la seconda miglior difesa d’Europa. Dovremo affrontare la sfida come se non ci fosse un domani, si gioca per vincere, questa è la nostra identità, occorrerà una grande prestazione».

Domani la Lazio giocherà con 9 giocatori indisponibili. In difesa non avrà cambi, le scelte saranno obbligate. Porterà qualche ragazzo della Primavera? Come sta Patric?

«In questo momento voglio parlare della gara, dietro siamo corti ma io ho fiducia nella squadra. Abbiamo soluzioni interne per sopperire alle indisponibilità. Veniamo da una bella gara fatta a Verona, domani non dobbiamo pensare ad altro. Affronto gara dopo gara, questo per noi è un passaggio importante, che ci permetterebbe di centrare in anticipo il passaggio del turno. Avremo grandi difficoltà in campo, il direttore sportivo ha già parlato di mercato. La società è attenta, ma siamo all’inizio di un percorso. Se arrivano calciatori, devono essere giovani e di prospettiva. Patric ha un controllo nella giornata di sabato.

A noi dovrebbero aggiungersi Zazza e Balde».

Corti dietro, coperti in avanti. Zaccagni può giocare dall’inizio? Tavares sembra in flessione…

«Nuno Tavares sta bene, sta recuperando la miglior condizione, anche a Verona ha fatto una buona gara. Deve rimanere sereno, avere la gioia di giocare, di andare forte. Io gli chiedo questo e ho fiducia in lui, ha una grande chance qui alla Lazio. Sono contento di aver recuperato qualche calciatore, sia Pedro che Noslin si sono allenati bene, sono recuperati e ci dovranno dare un contributo importante nella gara di domani».

In Europa state facendo cose straordinarie, domani c’è la Real Sociedad. L’impressione è che in coppa siate davvero a vostro agio: l’Europa League può diventare più importante del campionato?

«Noi vogliamo rimanere protagonisti in tutte le competizioni, la squadra ha le energie per farlo. Abbiamo delle opportunità da cogliere, non possiamo lasciarle al caso. Vogliamo mettere tante gare nel percorso, siamo partiti da 47 e vogliamo farne molte di più. Quando cambio in Europa, vorrebbero menarmi tutti, perché vogliono giocare. Considero l’Europa una delle feste più belle. Proveremo con tutte le nostre forze a onorare la gara, la Real Sociedad sarà un grande stimolo per noi».

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Casadei sembra prossimo ad arrivare…

«Io non faccio nomi, noi dobbiamo portare dentro energia, voglia di unirsi al nostro percorso. Quando parlo di gente di prospettiva, parlo di futuro, la Lazio deve guardare al domani. In questo momento la mia attenzione è su quelli che abbiamo, il percorso è il nostro. Ho detto alla squadra che il girone di ritorno sarà molto più difficile, dobbiamo per forza alzare il livello».

Ha detto di voler parlare di quelli che ha a centrocampo. In mezzo giocano sempre Rovella e Guendouzi, come stanno?

«Guendo vorrebbe giocare 80 partite all’anno, si allena giocando. Anche Rovella. La defezione di Vecino è stata una perdita importante. La crescita di Dele-Bashiru ci darà una mano, nei primi 10-15 giorni di febbraio possiamo recuperare anche Vecino. Sono convinto che in queste gare le energie arrivino da sole. Abbiamo sempre una riserva, dobbiamo solo andare a toccarla dal punto di vista mentale. La testa deve andare più forte delle gambe».

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