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UISP – Nazionale – “Sport, interculturalità e lotta contro il razzismo”: confronto a Roma


“Sport, interculturalità e lotta contro il razzismo”: confronto a Roma

Le proposte emerse dall’incontro raccontano un’associazione che promuove il protagonismo delle comunità, puntando sul lavoro in rete

 

Lunedì 20 gennaio si è tenuto a Roma, presso la sala Lucrezia dell’Hotel Royal Santina, un seminario promosso dalle Politiche per l’interculturalità e la cooperazione Uisp dal titolo “Sport, interculturalità e lotta contro il razzismo: quali sviluppi per il futuro?”. L’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto sulle strategie che l’associazione ha adottato e quelle che metterà in campo in futuro su questi temi, con il contributo di rappresentanti provenienti da diversi comitati territoriali.

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Ad aprire i lavori, Daniela Conti, responsabile Politiche per l’interculturalità e la cooperazione Uisp, che ha evidenziato come”il covid abbia cambiato molto il lavoro sul territorio, determinando andamenti diversificati e aprendo a nuove sfide sociali“. Ha sottolineato che lo sport è un riflesso delle contraddizioni della società e che sta alle organizzazioni impegnarsi a comprendere il presente, per affrontare razzismo e discriminazioni. “Anche lo sguardo sulla migrazione sta cambiando: parliamo di giovani di seconda o terza generazione che rivendicano un’identità mista, afrodiscendente o asiadiscendente, andando oltre le vecchie definizioni”. Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, ha ribadito: “L’impegno contro razzismo e discriminazioni ha radici profonde nella storia dell’Uisp. Questo tema è parte integrante della nostra identità antirazzista e antifascistacome dimostrano gli interventi che ho avuto il piacere di ascoltare durante gli ultimi Congressi territoriali“. Pesce ha anche ricordato l’importanza in questo momento storico delle alleanze: “Quelle con Unar Lunaria hanno portato alla creazione dell’Osservatorio dedicato a Mauri Valeri, il primo strumento di questo tipo in Europa”. Vincenzo Manco, safeguarding officer Uisp, ha poi parlato del senso del lavoro Uisp per fare dello sport uno strumento di inclusione: “E’ un vero atto di attivismo civico contro razzismo e fascismo. Dobbiamo alzare il livello della nostra capacità di analisi per costruire strumenti culturali e formativi in grado di rispondere in modo efficace a discriminazioni, violenze e abusi“.

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Il seminario è proseguito con interventi ricchi di spunti e progetti concreti dai territori. Patrizia Alfano, presidente Uisp Piemonte, ha raccontato come, nel comitato di Torino, siano stati realizzati progetti che combinano emancipazione sociale e sport, sottolineando l’importanza di mantenere aperti spazi come le piscine femminili, in cui sono stati realizzati progetti sportivi pensati per promuovere la partecipazione di donne musulmane, simbolo di libertà e interazione interculturale. Chià Rinaldi, progettista di Uisp Emilia-Romagna, ha presentato un progetto dedicato all’inclusione di minori stranieri non accompagnati accolti nei centri, spiegando che il successo dell’iniziativa risiede nella continuità del supporto e nella formazione mirata di operatori e istruttori, capaci di rispondere alle esigenze dei partecipanti. Eleonora Banzi, rappresentante Uisp Emilia-Romagna, ha posto l’attenzione sulla necessità di sensibilizzare le società sportive rispetto al linguaggio, all’approccio e alle normative, evidenziando il valore dell’inclusività di genere e culturale nelle attività sportive.

La giornata è stata strutturata in modo da favorire il dialogo e la condivisione di esperienze. In mattinata, due workshop hanno affrontato temi cruciali: il primo dedicato alla promozione di persone di origine culturale diversa in ruoli dirigenziali, il secondo focalizzato sul lavoro con minori stranieri non accompagnati. Nel pomeriggio, altri due workshop hanno esplorato proposte per campagne ed eventi sportivi antirazzisti e per progetti a sostegno di donne migranti e persone rifugiate appartenenti alla comunità LGBTQI+. Le proposte emerse dai workshop vanno nella direzione di un’associazione sempre più capace di fare lavoro di rete nei territori, in grado cioè non soltanto di animare la partecipazione ad attività sportive ma anche il protagonismo delle comunità.

L’incontro è stata l’occasione per evidenziare il lavoro svolto dall’Uisp con progetti come Spin Youth, avviato a gennaio 2024, che mira a incrementare la partecipazione di giovani con background culturali diversi nel mondo dello sport, sia come atleti sia come dirigenti e tecnici sportivi. Questo progetto non solo favorisce la creazione di ambienti inclusivi e sicuri, ma punta a responsabilizzare i giovani, aumentandone il coinvolgimento nei processi decisionali delle organizzazioni sportive e sensibilizzando le stesse organizzazioni verso pratiche più inclusive. Parallelamente, il progetto SIC! – Sport, Integrazione, Coesione, che vede la collaborazione di Uisp con Unar e Lega Serie A, prosegue fino al 2025 in 17 città italiane. Questa iniziativa è un punto di riferimento per promuovere l’interazione tra comunità diverse e supportare le vittime di discriminazione nello sport. Come ha concluso Daniela Conti, “è necessario un approccio basato sullo sport di prossimità, capace di ascoltare le comunità e costruire relazioni di fiducia“. (Lorenzo Boffa)


pubblicato il: 21/01/2025 | visualizzato 236 volte



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