È stato “uno scambio di esperienze”, come lo ha descritto il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, l’incontro tenutosi a Trento con il presidente del Consiglio della Regione Trentino Alto Adige/Südtirol, Roberto Paccher. Un incontro con le autorità della Regione autonoma sopraggiunto, come ha notato Tremul, dopo un periodo di tempo piuttosto lungo.
“La mia intenzione è stata quella di svolgere un’azione politica più ampia dell’Unione italiana, che vada a coinvolgere anche le Regioni che a sono più vicine a noi: il Friuli Venezia-Giulia e il Trentino Alto Adige/Südtirol”, ha spiegato Tremul. “Ho presentato la Comunità Nazionale Italiana e come siamo strutturati: l’Unione, le istituzioni, le scuole, come funzioniamo e quali diritti abbiamo”, ha proseguito.
“È stato un piacere incontrare il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, e confrontarci sulle sfide e le opportunità legate alla tutela delle minoranze linguistiche e culturali. Le nostre esperienze, pur diverse, condividono una missione fondamentale: quella di preservare le identità locali e promuovere il dialogo tra culture” ha detto Paccher. “Il Trentino-Alto Adige, con la sua storia unica di convivenza tra gruppi linguistici, ha imparato che la difesa delle minoranze non è solo un dovere giuridico, ma un pilastro per una società equa e coesa. La stessa dedizione che l’Unione Italiana dimostra nel sostenere la minoranza italiana in Slovenia e Croazia rappresenta un esempio di quanto sia prezioso il lavoro collettivo per mantenere vive le radici culturali, linguistiche e storiche. Solo attraverso la collaborazione e il confronto possiamo affrontare con successo le sfide della globalizzazione, preservando al contempo la ricchezza che le diversità apportano alle nostre comunità. Uniti da obiettivi comuni, possiamo rafforzare i legami tra le nostre realtà e ribadire che la tutela delle minoranze non è solo una questione di identità locale, ma un valore universale,” ha detto Paccher, il quale è è stato invitato da Tremul a fare una visita in Istria in modo da poter approfondire i contatti stabiliti.
Dimensione europea
Tremul ha ribadito l’importanza dello scambio di esperienze in ambito europeo, “esperienze – ha precisato – sulle politiche di difesa delle minoranze linguistiche e nazionali e anche per parlare di progetti europei”. “Continuo a essere convinto – ha proseguito Tremul – che la dimensione delle progettualità europee sia fondamentale per la valorizzazione, per la promozione, per la diffusione di conoscenze in Europa della ricchezza culturale rappresentata dalla CNI. Siccome ci sono tanti programmi anche di finanziamento diretto dell’Ue alle varie realtà associative, abbiamo parlato di come trovare progetti e interlocutori che potranno scrivere e candidare progetti europei”. L’obiettivo di fondo, secondo il presidente dell’UI, rimane quello di ampliare le reti di collaborazione e coinvolgere il numero più ampio possibile di connazionali nelle iniziative. “Chi scrive un progetto impara un mestiere, una professione. Acquisisce straordinarie esperienze e crea relazioni e reti, nonché opportunità di ricadute positive sul nostro territorio”, ha sottolineato Tremul, dicendosi convinto che “questo tipo di contatti politici ed istituzionali siano prioritari da portare avanti nei rapporti con la Nazione madre”, rafforzando i legami non solo con il Governo centrale italiano, ma anche con le Regioni.
Dopo l’incontro in Consiglio regionale, Tremul ha partecipato assieme al dott. Davide Zaffi a un convegno dal titolo “La minoranza italiana dell’Istria e di Fiume”, organizzato dall’Associazione culturale “Antonio Rosmini” di Trento. Al convegno è stata presentata la CNI e la sua storia e si è voluto promuovere iniziative analoghe in questa direzione.
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