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Un’occasione interessante, quella che proponiamo oggi ai lettori
della rubrica Scenari, per far conoscere un ambiente sicuramente
particolare, a volte non sempre compreso, che però parla di futuro o
meglio della «volontà del fare», del tentare un percorso, anche
rischioso, ma che può dare risultati lusinghieri.
Si tratta della
ricerca di tecnologie e di studi scientifici, che sono le
caratteristiche che accompagnano oggi in modo significativo ogni azione
nel campo tecnico, produttivo e quindi della nostra economia. In questo
caso specifico ho voluto creare uno spazio di confronto aperto, anche
per capire meglio questa fase di rapido cambiamento.
 
Un mondo,
quello delle tecnologie e della ricerca applicata, che desta maggior
attenzione da parte degli studiosi e dei giovani ricercatori delle
università, ma è importante portarlo a conoscenza della comunità per una
migliore informazione delle realtà produttive scaturite da progetti di
ricerca e da brevetti originali, presenti nel nostro territorio e
realizzate da giovani trentini. Sistemi questi che, di fatto, impostano
le Startup, per diventare poi piccole aziende. Per entrare nello
specifico di questo mondo, che rientra nell’ambito del settore
manifatturiero delle piccole imprese, mi son recato in Val di Non e
precisamente a Fondo – Borgo d’Anaunia, per conoscere i responsabili di
un’azienda che produce un nuovo prodotto nel campo dell’equitazione:
SPIRITNOVA S.r.l.
 
Sabrina Polana (28 anni), originaria delle
Valli Giudicarie (Tione di Trento) e Renato Covi (33 anni) sono i
giovani imprenditori che hanno creato questa società con volontà,
determinazione e tanta passione. Da questa conversazione ne è scaturito
un dialogo chiaro e di conoscenza approfondita del campo applicativo,
del pensiero di programmazione con i contenuti del progetto, dove
traspare quel desiderio di decollare in un ambito tutto particolare,
come quello delle selle per cavalli. Questi due giovani, pur partendo
dalle risposte ad alcune mie domante, mi hanno reso partecipe dell’iter e
delle invenzioni impiegate per creare questa nuova realtà aziendale,
una sorta di confronto spontaneo ed approfondito.
 
Di seguito ho cercato di esporre un sunto del contenuto dei nostri dialoghi:
 

 
 Sabrina, come nasce SPIRITNOVA? Quali gli obiettivi e il nome da dove deriva? 

«Ho
sempre avuto la passione per l’equitazione e fin da piccola andavo a
osservare i cavalli in alcuni maneggi presenti in Val Rendena, tra
questi quello di Caderzone.
Qui ho avuto una grande ispirazione
vedendo l’amore che una giovane ragazza Julia aveva per il suo cavallo
Lucky, fino a quando ho avuto la fortuna di incontrare un quarter horse
di 18 anni chiamato Spirit, che i miei genitori, vista questa mia
passione, mi hanno poi regalato. Ogni giorno, prima e dopo la scuola, mi
occupavo di lui. Nel primo periodo assorbendo tutto ciò che aveva da
insegnarmi e negli ultimi anni curando tutti i suoi acciacchi da
vecchietto (è morto a 31 anni).
Ho partecipato a diversi corsi di
studio tecnico e pratico, ho maturato così un’esperienza e un’intensa
passione, tale da convincermi a proseguire in questo campo, cercando di
fare qualcosa di nuovo per il benessere dell’animale. Tutto questo mi ha
permesso di comprendere i modi relazionali di trattamento del cavallo,
del suo addestramento, della sua vita.
 
Ho partecipato a varie
gare e a corsi specifici di perfezionamento, diventando Istruttrice di
primo livello FISE e accompagnatore per il turismo equestre del
Trentino.
Spirit è stato un punto di partenza fondamentale per
perfezionare l’idea di creare un’azienda, ma soprattutto d’inventare una
sella particolare, pensando sempre alla salute del cavallo. Così nel
2020 nacque, di fatto, l’idea di creare una sella che potesse adattarsi e
vestire bene ogni cavallo indipendentemente dalla razza e dall’età.
Assieme alla Veterinaria Alessandra Ariasi, ho studiato le prime
soluzioni pratiche e tecnico scientifiche.
Nel 2022 ho conosciuto
Renato Covi, proveniente dal campo finanziario e di gestione aziendale e
con una preparazione tecnico industriale, con il quale ho condiviso e
preparato progetti, prototipi di sella, eseguito sperimentazioni con un
criterio di condivisione e stretta collaborazione. Così è nato il
progetto di costituzione della società «SPIRITNOVA», dove SPIRIT è il
nome del mio primo cavallo, e Nova indica l’innovazione.»
 
spiritnova-1.jpg
 
Com’è composta la sella e quali le forme del disegno progettuale?

«Dopo
il diploma di Design in Accademia di belle arti, ho progettato e
disegnato prima, e creato poi, una sella piacevole alla vista e
confortevole.
L’idea è stata quella di creare una sella ergonomica
per il benessere psico –fisico dei cavalli. È un importante accessorio,
dove la persona si connette con l’animale, quindi si è realizzato un
manufatto dinamico che si adatta ad ogni tipo di cavallo e rappresenta
una vestizione fatta su misura, con caratteristiche diverse dalle
normali selle oggi in commercio. Un nuovo concetto di benessere del
cavallo, ma anche una soluzione scientifica ai dolori causati
dall’equitazione. Le selle in genere, nella normalità costruttiva, sono
formate da una struttura, dove all’interno ci sono materiali rigidi come
il legno.
Nella nostra nuova invenzione sono inseriti tre elementi o
livelli: il seggio ergonomico per il cavaliere, che può essere
smontabile e intercambiabile, il traliccio composto da leghe leggere
di metallo e la parte rivolta al cavallo che è rappresentata da 6
elementi in materiale plastico siliconato.»
 
«La
struttura traliccio distribuisce il peso del fantino sul cavallo in
modo uniforme e costante. I sei elementi di natura morbida, permettono
la distribuzione uniforme e costante del peso della persona su tutta
l’area di supporto della sella, ossia dove è posta la sella che è una
parte delimitata della schiena del cavallo, denominata SSA (Saddle
Support Area).  Un procedimento innovativo, che tiene conto
dell’anatomia del cavallo adattandosi a ogni porzione di schiena
dell’animale, sia da fermo sia in movimento, seguendo le sue curve
durante la locomozione. La forma della sella permette una serie di
rotazioni mentre il cavallo si muove, lasciandolo libero da ogni tipo di
costrizione durante l’andatura. La parte anteriore della sella si muove
e ruota seguendo il cavallo durante la curva e lasciando libera la
scapola, mentre i sei elementi si adeguano all’animale e si muovono in
modo indipendente, conformandosi alle varie parti della schiena. Questo
permette un comfort totale, anche perché il peso del fantino non si
concentra in una sola parte, ma è distribuito complessivamente su tutta
l’area di supporto della sella. Il Design che abbiamo elaborato è
innovativo e nello stesso tempo minimal, con una personalizzazione delle
parti e dei colori in base ai desideri della persona che cavalca questo
animale.»
 
«Abbiamo realizzato centinaia di prove, sperimentazioni
e continui studi sull’uso dei materiali adatti, fondamentali per questa
iniziativa, ed inoltre abbiamo ottenuto il premio internazionale DESIGN
– IF-DESIGN TALENT AWARD 2022, (sella rivoluzionaria di assoluta
novità) uno dei più importanti premi di design per studenti a livello
mondiale.
La motivazione di questo premio è stata così formulata: Andare a cavallo con questa sella significa rispetto della natura e
amore per la vita naturale dell’animale, sollecitando un interazione
amichevole con l’animale
. È uno spronare le persone a vivere in modo
sostenibile, fermo restando la convinzione che questa è una nuova
applicazione delle scienze umane al benessere dell’animale. Di seguito
abbiamo depositato il brevetto per la sella. Come SPIRITNOVA nel 2024
abbiamo ottenuto il quarto posto per le Startup, nel programma di
accelerazione d’idee originali per nuova imprenditorialità, organizzato
da Trentino Sviluppo. Questi premi ci hanno così permesso di partire
come azienda.»
 
spiritnova-2.jpg

Renato,
attraverso i brevetti  e il premio avete creato una Startup, poi
l’iniziativa industriale basata su una particolare innovazione, con
un’attenzione alla salute e a far stare bene il cavallo, quindi la
costituzione della società, in un settore in evoluzione. Come si è
sviluppata quest’assoluta novità aziendale?

«Dal
2020, anno dell’origine dell’idea ad oggi, sono stati periodi intensi
di lavoro, applicazione del progetto e studi di fattibilità aggiornati
in relazione alle scoperte e ai risultati delle prove nonché alle
conseguenti reazioni del cavallo. Dopo l’ottenimento del brevetto nel
2024, si è confermata l’idea e soprattutto la finalità di riuscire a
combinare due corpi (binomio) in movimento diverso, dando sicurezza al
cavaliere. Per rendere ancora più qualificante il nostro prodotto ci
siamo appoggiati ad istruttori AFEI (Accademia e Formazione Equestre
italiana) con sede a Bolzano che operano nel maneggio di Amblar.
 
Le
altre sperimentazioni che stiamo affrontando, con buoni risultati, ci
permetteranno di qualificare il prodotto per così migliorare il mercato
del settore ed anche di dare l’opportunità alla nostra valle di
integrare il sistema economico e finanziario storico, creando una
ricaduta occupazionale, di persone appassionate e con nuova formazione
professionale in un settore diverso. Nello stabile, di nostra proprietà,
stiamo creando uno spazio specifico per rendere concreta la produzione
con un processo di assemblaggio e confezionamento del prodotto finale,
naturalmente dopo la verifica e attraverso nuovi prototipi e con una
ricerca continua sui materiali e sulle procedure di lavorazione.
 
Le
parti della sella, ossia i semilavorati, sono predisposti e
appositamente stampati su nostre indicazioni, in base al procedimento
costruttivo, da aziende italiane del settore.
Il programma di
sviluppo aziendale riguarda vari periodi così divisi: 2020: nascita
dell’idea; 2021 -2022: test, nascita e primi sviluppi dei prototipi;
2022: vincita del premio  SIGN TALENT AWARD; e invenzione e
realizzazione della struttura interna della sella sistema traliccio;
2023: test strutturali e deposito del brevetto internazionale, sviluppo
dell’elemento d’appoggio; 2024: ottenimento del quarto premio Startup
Valley
di Trentino Sviluppo e inizio industrializzazione del prodotto;
2025: avvio prime produzioni. Vi invito a visitare il nostro sito
spiritnova.it.
 
In conformità ad una nostra programmazione lo
sviluppo aziendale con ulteriori e significativi risultati dovrebbe
realizzarsi entro i prossimi due/tre anni. Certamente è un importante
impegno finanziario e un lavoro notevole che si basa sulla nostra
passione, capacità e sulla condivisione delle strategie e degli
obiettivi che ci siamo prefissati, o meglio del passo dopo passo
 spiritnova-3.jpg
 
I punti fondamentali di questa scelta quali sono?

«È
credere intensamente nell’idea, avere la forza e la volontà di superare
anche momenti difficili, ad esempio all’origine dell’idea o quando
davanti a invenzioni e sperimentazioni particolari con risultati non
conformi alle nostre ipotesi e che hanno creato momenti di
rallentamento, ma che abbiamo superato per continuare ad andare avanti
nel nostro percorso stabilito dal programma, attraverso un dialogo
aperto e trasparente, di forte unità e di supporto tra noi due.»
 
Come vedete lo sviluppo della vostra valle in termini del sistema produttivo?

«Dobbiamo
dare continuità allo sviluppo economico produttivo dei vari settori,
ponendo attenzione anche alle nuove idee e alla possibilità per i
giovani di intraprendere esperienze in campi inesplorati. Certo, anche
in questo devono emergere visioni nuove, senza paure, ma con la finalità
e la convinzione che se cresce l’economia, migliora la qualità sociale
della comunità.»
 
A conclusione di questo incontro/confronto con
Sabrina Polana e Renato Covi è emersa la grande dedizione, la capacità e
la convinzione di questi due giovani che hanno dimostrato, rischiando,
nell’intraprendere un tragitto non facile per creare un’iniziativa
manifatturiera di qualità in un settore originale. A dimostrazione che
quando si crede veramente in un’idea con amore e passione, in questo
caso specifico per la salute dei cavalli, nessun ostacolo è
insormontabile.  In altri termini: quando si hanno i piedi ben piantati a
terra, l’idea diventa realtà, sviluppo e crescita.
 
Posso infine
dire che sicuramente questi due imprenditori avranno successo nel loro
cammino comune e potranno essere, anzi lo sono già, ambasciatori del
territorio della Val di Non e precursori di una qualificata e diversa
forma del sistema produttivo locale, dove anche il turismo può
beneficiarne.
Sabrina e Renato grazie per avermi dato l’opportunità di conoscere questa novità in assoluto, con l’augurio di nuovi successi.
 
A cura di Maurizio Bornancin – [email protected]



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