Vecino e Romagnoli a rilento, riecco Noslin. E il club lancia il progetto Share the Good

Una mattinata particolare sul campo del Fersini di Formello. Tante assenze precauzionali – da Rovella a Dia, da Gigot a Patric – e qualche test a sorpresa, come Adam Marusic che è costretto a provare da centrale di difesa. Infatti, neppure Romagnoli si è allenato (se non parzialmente) in gruppo. Il difensore è reduce dalla botta al ginocchio ricevuta dallo scozzese del Napoli McTominay, che lo costrinse al cambio domenica scorsa al “Maradona”. Lo ha infastidito più del previsto, tanto da fargli saltare l’Ajax in Europa League e da mettere a serio rischio la sua presenza al centro della retroguardia lunedì sera con l’Inter. Anche Vecino, secondo le parole del tecnico Marco Baroni, avrebbe dovuto recuperare per la panchina già per Amsterdam. Invece, la lesione subita con il Ludogorets in Europa League si è rivelata una grana non da poco. Nella seduta dell’antivigilia il centrocampista – grande ex della sfida – ha lavorato blandamente a parte con le scarpe da ginnastica, senza aggregarsi ai compagni. Entrambi sono in ritardo sulla tabella di marcia, ma il difensore sembra più indietro del centrocampista.

LE PRIME PROVE – Mattia Zaccagni non era al meglio e ha svolto – con Romagnoli – una sessione di differenziato su un campo adiacente al manto erboso principale. Il capitano e numero 10 si è allenato con una fasciatura ben visibile sul ginocchio destro, ma stringerà i denti e proverà ad esserci per il Monday night contro la formazione di Simone Inzaghi. Con i campioni d’Italia in carica torneranno titolari anche Provedel tra i pali, Marusic, Gila e Nuno Tavares in difesa, Guendouzi a centrocampo. Boulaye Dia – che tornerà in gruppo domani alle 16 per la sessione della vigilia del big match della sedicesima giornata – dovrebbe vincere il ballottaggio con Dele-Bashiru ed essere ancora titolare sulla trequarti, ma il duello tra i due è serrato. Isaksen tornerà a destra, in avanti l’attacco della Lazio sarà guidato da Tijjani Noslin, che ha provato da centravanti contro i ragazzi della Primavera. Dopo la tripletta al Napoli in coppa Italia, è entrato soltanto nel finale (fornendo comunque un assist determinante) in Campania ed è rimasto in panchina per 90’ nella sua Amsterdam in Europa League.

Baroni punta sulla sua scommessa per sfidare Simone Inzaghi e raggiungere i 18 risultati utili di fila tra le mura amiche.  

L’INIZIATIVA – Nel frattempo, la società biancoceleste promuove l’ennesima iniziativa per il sociale. In tempo natalizio, la Lazio farà partire nella giornata di lunedì il nuovo progetto “Share the Good”, voluto dalla Fondazione S.S. Lazio 1900 e dalla S.S. Lazio, con il Patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Sociali di Roma e insieme a Banco Alimentare di Roma, Banco Alimentare del Lazio, Croce Rossa Roma Capitale e Comunità di Sant’Egidio. L’invito del club è quello di raccogliere cibo per destinarlo a bambini e famiglie che versano in situazioni di difficoltà. Lo slogan è chiarissimo: «Anche un piccolo gesto può fare molto». Sui canali ufficiali del club – nel corso della trasmissione “Ente Morale” – si è espressa a riguardo l’assessore alle Politiche Sociali e alla Salute del Comune di Roma, Barbara Funari. «Sarà una sinergia, un lavoro da svolgere insieme con le varie associazioni. Da lunedì saremo fuori dallo stadio per raccogliere generi alimentari. I dati ci dicono che l’emergenza alimentare è in aumento, e non sempre le istituzioni ce la fanno. Siamo, inoltre, a ridosso delle feste di Natale, e questo è un modo di far arrivare alle famiglie un aiuto concreto», ha evidenziato, indicando i punti di raccolta per il 16 dicembre all’altezza dei pre-filtraggi di Viale dei Gladiatori, Piazza Lauro De Bosis nelle vicinanze dell’obelisco e Piazzale Dodi, zona stadio dei Marmi. «I tifosi troveranno ad accoglierli i volontari delle tre associazioni e della Fondazione S.S. Lazio 1900. Sarà importante l’incontro di tanta gente che va a vedere la partita, durante il percorso fino allo stadio verranno incrociati i volontari, creeremo un percorso di grande solidarietà. Lo sport è uno strumento fondamentale per comunicare questi temi e rendere tutti protagonisti». Si tratterà solamente del primo appuntamento di una lunga serie, «l’inizio di un progetto importante. Nel 2025 si apre il Giubileo, e questa è un’iniziativa per sostenere e portare speranza a molte famiglie».