Consegnati dalla Regione Veneto gli attestati agli allievi qualificati che potranno intervenire su manutenzione e conservazione di parchi e giardini storici.
110 allieve e allievi, 40 imprese, 8 enti formativi, 600 ore fra teoria e pratica. Sono questi i numeri veneti del percorso formativo a qualifica di Giardiniere d’Arte che ha visto la sua conclusione ufficiale il 4 dicembre, al Palazzo Grandi Stazioni di Venezia, con la consegna dei diplomi da parte dei dirigenti della Regione Veneto. La qualifica del Giardiniere d’Arte nasce dalla volontà di creare figure professionali che abbiano le competenze necessarie alla manutenzione e conservazione dei parchi e dei giardini storici e creare i presupposti per nuovi sbocchi occupazionali. Il percorso formativo a qualifica è nato dalla stretta collaborazione fra il Ministero della Cultura e le 13 Regioni che hanno aderito e reso possibile grazie ad un finanziamento PNRR, veicolato attraverso la progettualità regionale. In Veneto sono stati finanziati 8 percorsi formativi (su 89 corsi attivati a livello nazionale) e punta di diamante di questi progetti è stata la proficua collaborazione con le diverse realtà di dimore e parchi storici della nostra regione, che rappresentano circa il 70% del numero complessivo nazionale.
Confartigianato Imprese Veneto ha partecipato attivamente alla progettazione e realizzazione dei percorsi, grazie ad una sinergica collaborazione con l’AVV – Associazione Ville
Venete e i 4 Enti di formazione di emanazione associativa che hanno progettato, organizzato e gestito i percorsi formativi CESAR Vicenza, Confartigianato Marca Trevigiana
Formazione con IVL- Istituto Veneto per il Lavoro, Upa Formazione Padova. In apertura della cerimonia di consegna dei diplomi Santo Romano, Direttore Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria e Massimo Marzano, Direttore Direzione Formazione e Istruzione della Regione del Veneto hanno sottolineato come la creazione di una nuova qualifica professionale spendibile nel mercato sia di fatto l’obiettivo principale che la Regione si pone e che, in questo caso, sia stata una sfida vinta grazie alla collaborazione degli Uffici regionali con il Ministero della Cultura.
A portare i saluti del Ministero della Cultura è intervenuto Luigi Scaroina, Dirigente Servizio VIII – Attuazione PNRR e coordinamento della programmazione strategica, che ha ribadito il valore culturale oltre che ambientale dei giardini storici in Italia, di cui più della metà solo in Veneto, e del valore progettuale di questa esperienza che ha consentito di avere professionisti del settore spendibili sul mercato e a servizio delle ville, possibilmente attraverso l’istituzione di un Albo Nazionale dei Giardinieri d’Arte; i numeri parlano di un progetto complesso ed esteso a livello nazionale che ha portato alla formazione di più di 1200 giardinieri d’arte. Carolina Botti, di ALES Arte Lavoro e Servizi, società inhouse del Mic, sottolinea come il restauro del patrimonio dei giardini e parchi storici vada affiancato ad un’attività di formazione specifica, come accade per i restauratori, a fronte di una richiesta sempre crescente di manodopera specializzata. Fabio Menin, Direttore Unità Organizzativa, Programmazione e gestione formazione professionale e istruzione ha raccolto le esperienze di alcuni nuovi giardinieri d’arte e responsabili di giardini e parchi storici, facendo emergere l’entusiasmo e la consapevolezza di aver partecipato ad un percorso di crescita e di tutela del patrimonio culturale veneto.
A portare la testimonianza nella sua duplice veste di partecipante al percorso formativo e di Presidente Regionale del Gruppo di Mestiere Imprese del Verde di Confartigianato
Imprese Veneto è intervenuto Giuseppe Lumia: “è stato un percorso formativo molto impegnativo che ha dato tantissimo sia alle giovani generazioni di allievi senza esperienza pregressa sia alle imprese che hanno partecipato accrescendo le proprie competenze e ponendo così le basi per nuovi sbocchi lavorativi. Confartigianato Imprese Veneto è stata da subito protagonista fin dalla fase di progettazione e conferma così il suo ruolo di promotrice di iniziative che mettono in relazione imprese, cultura e territorio – conclude il presidente Lumia. A questo proposito va il nostro ringraziamento speciale all’ Associazione per le Ville Venete, che ha collaborato fattivamente individuando le sedi per la realizzazione della parte pratica e dei tirocini e per il supporto nell’ambito del progetto.
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