Lunedì abbiamo pubblicato un articolo in cui affrontiamo una notizia che avremo preferito non darvi, che riguarda l’okay al parco eolico presso la Basilica di Saccargia. La nostra lisa ferreli grazie al supporto del gruppo di intervento giuridico nell’articolo ricostruisce le ultime fasi, quelle più determinanti, della vicenda, riportando quanto ribadito dall’associazione ambientalista Grig: determinante è stato il ruolo della regione, nello specifico il silenzio assenso ovvero il non aver agito entro i termini indicati per legge rispetto alle richieste di realizzazione dell’impianto da parte della società energetica ERG. Si tratta di un progetto di ristrutturazione e ampliamento di un parco eolico già esistente, dove i vecchi tralicci eolici, alti 50 metri, verranno sostituite con pale da 180 metri d’altezza, quasi quattro volte quelle esistenti, da demolire entro il 2029. Un progetto che ha visto da subito una levata di scudi generale a tutela del patrimonio culturale, storico e archeologico simboleggiato dalla monumentale basilica di Saccargia, ma che a quanto per ora emerge, avrà comunque realtà. Vi terremo aggiornat
Martedì Alessandro Manno, direttore di TocTocSardegna con cui continuiamo a portare avanti la nostra collaborazione, ha scritto per noi un articolo sul boom del tennis che investe anche l’Isola. Questa disciplina vive infatti un’epoca d’oro, con un’esplosione di tesserati e successi che lo hanno reso la seconda federazione sportiva in Italia. E anche in Sardegna, la passione per il tennis cresce ma possiamo dire, anche per le racchette in generale. Sono sempre di più anche i campi da padel e l’effetto che si sta ottenendo anche nell’Isola, è che la racchetta stia sfidando il pallone diventando uno sport che sfida il predominio storico del calcio. Un articolo interessante, lo trovate nella nostra home
Mercoledì vi abbiamo invece parlato del primo festival dedicato al turismo accessibile, in corso in sardegna. Di turismo accessibile e in generale dei limiti relativi all’inaccessibilità di moltissimi, troppi spazi comuni, ne abbiamo parlato più volte anche noi (vi ricordiamo l’intervista – che trovate sempre online – all’esperto Paolo Puddu in merito all’accessibilità di Cagliari), per questo sapere di un festival interamente dedicato ci è piaciuto e non poco. Monumenti a Ruota Libera è infatti un festival pilota dedicato al turismo accessibile, nato per promuovere buone pratiche, sensibilizzare sull’inclusione e sviluppare itinerari fruibili da tutti e tutte. Coinvolge e anima i Comuni di Cagliari, Pau e Las Plassas con un ricco calendario di appuntamenti: attività di ricerca, studio, animazione e formazione che andranno dai workshop fino ai concerti, passando per escursioni e convegni. Tutte le attività poi sono aperte al pubblico e a titolo gratuito, e proseguono fino al 15 dicembre. Tutte le info su www.sardegnachecambia.org
Ieri abbiamo chiuso la nostra settimana di pubblicazioni con un articolo di Franciscu Pala di Helis Blog, che prova a rispondere alla domanda: perché in sardegna si parla di indipendentismo? Franciscu inizia il suo ragionamento a partire dai pregiudizi e stereotipi che ci sono verso l’indipendentismo, come l’idea che sia in qualche modo legato al nazionalismo suprematista o su azzardate similitudini che bollano le istanze indipendentiste come egoismi escludenti o razzistoidi. Nulla di tutto questo. Per un indipendentista la Sardegna è innanzitutto una nazione senza Stato al centro del Mediterraneo, ma come riporta l’articolo, “Indipendentista è chi applica lo stesso metro a tutte le realtà, compresa la propria: siamo tutti solidali con i popoli ai quali viene impedito, con la forza o con la burocrazia, di far fiorire la propria cultura o di conoscere la propria storia; siamo tutti angustiati quando ci raggiunge la notizia di lontani ed esotici ecosistemi devastati da speculazioni di ogni tipo; ci fermiamo tutti a riflettere quando i linguisti ci dicono che a causa del consumo del territorio o della pervasività dei nuovi media scompaiono decine di lingue ogni anno”. Un testo interessante che vi invitiamo, se non lo avete ancora fatto, a leggere e come sempre, se avete qualche riflessione in merito, fatecela sapere!
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