Franco Marzatico, Francesca Gerosa, Dino Sommadossi
L’evento pubblico è stato organizzato per raccontare l’esperienza di Passo Nord come Centro regionale residenze artistiche Trentino-Alto Adige/Südtirol, vincitore nel 2022 di un bando nato da una collaborazione inter-istituzionale tra la Direzione generale spettacolo del Ministero della cultura e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Una residenza artistica è al contempo un luogo fisico e un’esperienza che permette ad artisti e idee di incontrarsi e confrontarsi per favorire innovazione, nuovi processi creativi, crescita personale e professionale. È, dunque, uno spazio in cui gli artisti possono accedere a sale, materiali, supporto tecnico, curatoriale, organizzativo e hanno l’occasione di confrontarsi tra loro e con la comunità locale.
Passo Nord, nato già nel 2018 come associazione temporanea di scopo, è costituito da cinque centri di residenza con vocazioni diverse ma tutti con un’esperienza pluridecennale nel campo delle arti performative: Centrale Fies, centro di ricerca per le pratiche performative (Dro, Trento), Komm-Tanz Compagnia Abbondanza/Bertoni (Rovereto, Trento), Oriente Occidente (Rovereto, Trento), Teatro Cristallo (Bolzano), Cooperativa Prometeo (Bolzano). Nel 2022, Passo Nord ha vinto il bando per il sostegno di un “Centro di Residenza in materia di spettacolo dal vivo sul territorio regionale”, bandito dalla Provincia di Trento in quanto ente capofila sulla base dell’Accordo di programma interregionale con la Provincia autonoma di Bolzano, possibile grazie all’Intesa Stato-Regioni e Province autonome su questo tema.
Un percorso storico, legislativo e amministrativo complesso, come ricordato negli interventi di Marisa Giurdanella (direttore ufficio cultura, Provincia autonoma di Bolzano), Francesco Cofone (direttore ufficio per l’innovazione e la partecipazione culturale della Provincia autonoma di Trento) e Antonio Lampis (direttore del dipartimento cultura italiana e sviluppo economico della Provincia autonoma di Bolzano), che coinvolge istituzioni e amministrazioni di diversi livelli e territori e che richiede alle amministrazioni sforzi anche fuori dall’ordinario che hanno portato però a eccellenti risultati, come ha sottolineato Antonio Parente, direttore generale della Direzione generale Spettacolo presso il Ministero della Cultura, in un messaggio inviato ai partecipanti.
Molti i contributi che si sono avvicendati sul palco del MUSE che, pur provenendo da percorsi e prospettive opposte per finalità e linguaggi, si sono ritrovati attorno ad alcune parole chiave.
A partire dalla cura sia di spazi e beni culturali – come ha sottolineato il dirigente generale di Unità di missione strategica soprintendenza per i beni e le attività culturali, Franco Marzatico – sia degli artisti e delle loro opere. Poi il concetto di rete, il cui valore aggiunto è stato evidenziato da Donatella Ferrante – già Dirigente del Ministero della Cultura (in collegamento) – perché da intendersi non solo come connessione, ma anche come struttura propulsiva e generativa, viva e vivace che permette di intersecare territori, persone e competenze anche molto diverse e che, così facendo, contribuisce a costruire un patrimonio che non può essere dato per scontato, ma va continuamente creato e vissuto da istituzioni e professionisti. E poi, ovviamente, ricerca, innovazione, contaminazione come elementi identitari delle residenze.
E, infine, l’errore e il fallimento, come ha evidenziato in più momenti Dino Sommadossi: perché le residenze permettono di allontanarsi dalle logiche e dai tempi produttivi che pretendono un risultato, consentendo sperimentazione e ricerca e riconoscendo il valore di questo tempo apparentemente senza frutti. Usando un’immagine proposta durante la mattinata, è quanto accade anche agli scienziati che fanno ricerca senza sapere dove arriveranno: il loro cercare è già prezioso e riconosciuto come tale.
Come la scienza, anche l’arte dello spettacolo dal vivo e le residenze artistiche possono costruire nuovi futuri, come detto da Luisella Carnelli (ricercatrice per la Fondazione Fitzcarraldo, responsabile delle azioni di monitoraggio sulle residenze per il MiC): per questo è utile e necessario continuare a percorrere queste strade ricche di relazioni, incontri, scoperte.
Durante la mattinata sono intervenuti anche Lanfranco Cis, Antonella Bertoni, Dario Spadon, Gaia Carroli, Lucrezia Stenico e gli artisti Carlo Massari, Elisa Di Liberato per il collettivo Mali Weil, Silvia Calderoni, Cinzia Pietrabisi, Ilenia Caleo e (in video), Daniele Villa, Francesca Pennini, Marco d’Agostin, Simone Frangi che hanno portato una loro visione di cosa significa poter vivere l’esperienza di un residenza artistica e una loro testimonianza sul valore che tale opportunità offre alla loro carriera professionale.
Intervista vicepresidente Gerosa
Riprese
Link per scaricare riprese e intervista
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