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Piemonte firma accordo 2Zero: svolta per automotive europeo


Il Piemonte sarà la prima Regione in Europa a firmare a Bruxelles un accordo con “2Zero”, la partnership che riunisce la Commissione europea e il mondo delle industrie automotive per una mobilità sostenibile.


Obiettivi dell’accordo

L’obiettivo dell’accordo, – che sarà messo nero su bianco il 12 dicembre alla presenza di costruttori come Bmw, Piaggio, Volvo, Volkswagen e Ford – è allineare le strategie del Piemonte su ricerca e innovazione nel campo automotive a quelle della Commissione e dell’industria europea offrendo all’ecosistema piemontese un ventaglio coerente di opportunità di sviluppo, che guardano al futuro della mobilità, a partire dai fondi strutturali, fino ad arrivare ai grandi programmi europei come Horizon Europe.


Consolidare il rapporto con l’Europa

Un altro obiettivo dell’accordo è permettere al territorio di restare agganciato all’Europa a prescindere da come andrà a finire la partita delle politiche di coesione. Oggi come oggi, infatti, c’è il rischio che la prossima programmazione della politica di coesione venga fortemente centralizzata, considerando le Regioni come meri esecutori dei progetti, in stile fondi del Pnrr. «In questo modo, con accordi presi direttamente con la Commissione europea, ci posizioniamo in modo diretto e strategico nei loro confronti» spiega l’assessore regionale alle Attività Produttive e al Bilancio, Andrea Tronzano.


Partnership con la Lombardia

Sempre per essere attore protagonista nella definizione della strategia europea sull’auto, la Regione Piemonte ha anche stretto un patto con la Lombardia, che ha assunto la guida dell’Automotive Regions Alliance (Ara), l’alleanza tra 36 regioni europee impegnate ad agevolare la transizione dell’industria automobilistica e dell’indotto.

L’alleanza è stata siglata all’Autodromo di Monza durante la Conferenza Annuale dell’Alleanza delle Regioni Europee dell’Automotive, appuntamento strategico per discutere il futuro del settore a livello nazionale e comunitario. Per il Piemonte, che rappresenta oltre il 30% del fatturato nazionale nel comparto automobilistico, ha partecipato lo stesso Tronzano, che ha ribadito il ruolo di primo piano della regione nella filiera dell’automotive e la necessità di una visione europea orientata alla neutralità tecnologica.


Quali sono i vantaggi dell’accordo

  • Allineare i progetti del Piemonte sull’auto con quelli europei e delle grandi case automobilistiche
  • Ottenere finanziamenti sia da fondi europei classici che da programmi speciali come Horizon Europe
  • Mantenere un rapporto diretto con l’Europa senza passare da Roma
  • Lavorare insieme a grandi marchi dell’auto come Bmw, Piaggio, Volvo, Volkswagen e Ford
  • Attribuire al Piemonte un ruolo più importante nelle decisioni europee sul futuro dell’auto

Sostegno al motore termico

«Ancora una volta – prosegue l’assessore regionale – ho voluto sostenere con nettezza le idee a favore del settore della componentistica e la nostra volontà di non abbandonare il motore termico». «Dobbiamo insistere, nella speranza che non sia troppo tardi, affinché la Commissione Europea si indirizzi verso la neutralità tecnologica. Lo sta facendo il Governo Italiano, lo stanno facendo le Regioni coinvolte».

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Un ruolo di primo piano per il Piemonte

La presidenza delle regioni europee dell’auto, affidato appunto alle Regioni del Nord Ovest e in particolare alla Lombardia, fa il paio con la presidenza assegnata al Piemonte delle regioni europee dei microchip per il 2025.


Collaborazione tra regioni

«Con la Lombardia, e anche con la Regione Liguria, stiamo lavorando in sinergia già qualche anno per fare in modo che sia sempre più evidente come l’area del Nord Ovest sia in grado di attrarre nuovi settori e al tempo stesso voglia difendere la sua industria più importante» conclude Tronzano.


Cosa cambia per i cittadini

  • L’accordo offre un ventaglio di possibilità e potenzialità ancora da scoprire. Per comprendere come tutto questo impatterà sul tessuto economico piemontese e dei piemontesi sarà necessario verificare in futuro:
  • Come i finanziamenti verranno utilizzati sul territorio
  • Quali progetti specifici verranno sviluppati
  • Quali opportunità di lavoro potrebbero nascere
  • Come la “neutralità tecnologica” citata dall’assessore Tronzano influenzerà lo sviluppo del settore
  • Quali ricadute concrete avrà la collaborazione con le grandi case automobilistiche



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