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Aeroporto di Reggio Calabria, novità sui servizi ai passeggeri


Nella seconda puntata della nostro reportage sulla nuova vita dell’Aeroporto dello Stretto ‘Tito Minniti”, abbiamo coinvolto chi ci lavora indirettamente, o chi lo vive da appassionato del volo, come il presidente dell’Aeroclub dello Stretto, Rino Sculco.
Gli abbiamo chiesto come valuta questa nuova vita dell’Aeroporto. «In modo assolutamente positivo. Il “Tito Minniti” dimostra, qualora ce ne fosse stato bisogno, le potenzialità che ha sempre avuto, negli anni, anche con riferimento al bacino di utenza proveniente da Messina».
Dopo molti anni di attesa, anche le compagnie low cost stanno puntando su Reggio.
«Sicuramente l’arrivo di Ryanair ha fornito un grande contributo, per questo mi sento di sottolineare l’impegno dell’on. Francesco Cannizzaro che sta seguendo le dinamiche dell’aeroporto e del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, determinante, nel suo ruolo, per l’abolizione dell’addizionale municipale. Una decisione che ha permesso l’arrivo della compagnia low cost e che ha reso possibile l’aumento di voli e di passeggeri, addirittura con il basamento del secondo aereo. Con la presenza di Ryanair si è verificato l’effetto trascinamento sulle altre compagnie. Ita, ad esempio, ha riproposto il volo per Milano con lo stop night. È emozionante vedere, la sera, sulla pista reggina ben quattro aerei: due Ita e due Ryanair, a conferma delle potenzialità del nostro scalo».
Anche sull’aumento dei passeggeri, si sta tornando su cifre significative: oltre 600mila l’anno, numeri toccati fino a 12 anni fa.
«L’aeroporto ha potenzialità che non confliggono con gli altri scali calabresi. La Sacal, peraltro, sta lavorando in maniera egregia per potenziare l’aerostazione. Si sta infatti realizzando una struttura, sia pure temporanea, in attesa che l’intera area venga ulteriormente allargata. Si è registrato qualche ritardo, ma la tensostruttura servirà da necessario supporto per il flusso di passeggeri in ingresso e in uscita. Un ampliamento e un ammodernamento è, comunque, fondamentale, perché la struttura attuale è piccola».
La presenza di Ryanair significa avere anche un’utenza internazionale: questi passeggeri provenienti dall’estero hanno necessità particolari?
«Io non mi limiterei a pensare solo a cosa hanno bisogno all’interno dell’aeroporto, perché su questo aspetto Sacal sta lavorando per renderlo più accogliente possibile in termini di servizi. A mio avviso quello che manca è una ricettività adeguata dal punto vista alberghiero e di B&B. Stiamo assistendo all’avvio e al completamento di una serie di lavori per rendere più gradevole la nostra città, però occorre andare oltre. Il turista cerca di andare oltre il mare o la visita al Museo archeologico. Quindi ben vengano iniziative, eventi pubblici e privati che offrano qualcosa in più, puntando a destagionalizzare le classiche vacanze estive. Prendiamo ad esempio altre località che certamente non hanno il nostro mare, vedi Rimini, che però a livello di servizi sono in grado di soddisfare il turista». E apriamo il capitolo dei trasporti. «Un aeroporto non può fare a meno di un efficace sistema di trasporto intermodale che lo connetta con il resto del territorio. In questo caso al “Tito Minniti” è operativo un doppio servizio di trasporto pubblico urbano con il centro storico e gli altri servizi di trasporto, grazie ad Atam, l’azienda di trasporto dell’area metropolitana, presente con due linee urbane, il 27 e il 28 e con bus di linea diretto “Aeroporto-Porto” che utilizza il raccordo autostradale».

Su quest’ultimo servizio Salvatore Guerino, autista di Atam pronto ad effettuare una corsa diretta al Porto reggino, continua nell’illustrare la situazione: «Il servizio sta andando molto bene soprattutto con l’utenza di Messina. Ascoltando i commenti di turisti e viaggiatori, si ritengono soddisfatti e contenti di poter utilizzare l’aeroporto a Reggio, in quanto lo ritengono più comodo e agevole da raggiungere rispetto a quello di Catania, sia come costi che come tempi di percorrenza. In molti suggeriscono di attivare anche il servizio di pagamento del biglietto con la carta di credito».
Con i nuovi voli, sono aumentate le presenze turistiche, anche internazionali: accompagnare questo tipo di nuova utenza cosa significa per lei?
«È un motivo di soddisfazione in quanto ho la possibilità di relazionarmi anche con persone di tutto il mondo. Mi posso confrontare su come sono i servizi nei loro Paesi, le loro abitudini. È utile anche per migliorare il mio inglese, con un po’ di buona volontà riusciamo a capirci».
Nel corso delle vostre chiacchierate cosa le chiedono?
«Quali sono le attrazioni principali della città, notizie su come si arriva al Museo archeologico per vedere i Bronzi di Riace, dove mangiare ovviamente e anche dove conviene alloggiare. Capita spesso di dare informazioni sulle località di mare ma chiedono anche come arrivare in montagna per visitare l’Aspromonte. Lavorare per questo servizio con un aeroporto attivo e funzionale è gratificante, ci arricchisce anche dal punto di vista culturale, avendo più contatti con altre persone. Ci auguriamo che questa continuità di voli prosegua nel tempo, migliorando ulteriormente i servizi, nell’interesse di tutti».
C’è un ricordo particolare o un aneddoto che ci vuole raccontare?
«In questi mesi ho accompagnato molti visitatori francesi provenienti da Marsiglia. Tra questi anche diverse persone originarie del Messinese, per la prima volta in Italia per recarsi nei paesi dei nonni emigrati o per riallacciare i legami familiari. Oppure i tedeschi, rimasti affascinati dal clima e dal mare anche in queste settimane di novembre. Con loro il dialogo è stato un po’ più complicato, per fortuna abbiamo superato l’ostacolo grazie a “google translation”. Come si dice in questi casi: viva la tecnologia».
I servizi di Atam a supporto dell’Aeroporto dello Stretto sono in continua evoluzione e adeguamento rispetto alle esigenze dei viaggiatori. Nei prossimi giorni, abbiamo appreso dai vertici aziendali, attraverso i colleghi che si occupano della comunicazione, verrà collocata ed attivata al “Tito Minniti”, l’emettitrice di biglietti per i bus. Inoltre tutti i mezzi sono predisposti, a bordo, per il sistema di pagamento con il Pos e Atam sta provvedendo ad attivarlo per garantire maggiore comodità ai turisti ed a chi utilizza i bus.
L’aumento di presenze nello scalo richiede inoltre una migliore regolamentazione all’esterno della struttura. Gli sforzi di Sacal, in questo caso, si sono sviluppati in un più ordinato controllo degli accessi nelle aree esterne, con le soste temporanee delle auto, le aree destinate a tassisti e bus, le zone parcheggio. In questo caso fondamentale è anche la sinergia con le forze dell’ordine, tornate a presidiare con un maggiore numero di unità. Anche la polizia municipale non manca di garantire il proprio servizio, per rendere più ordinato il traffico veicolare, ma anche per supportare i nuovi arrivi con informazioni utili per gli spostamenti e la permanenza in città.
Come ci hanno confermato due giovani agenti interpellati sulle loro attività «non mancano le domande classiche, su come poter raggiungere il centro storico o informazioni sugli orari del museo. Sono molto curiosi». Quando chiediamo chi sono i turisti più disciplinati, ci rispondono sorridendo: «Gli stranieri».
Tra i servizi utili per un aeroporto, c’è anche quello dell’autonoleggio. Due giovani addette di una società specializzata, Silvia Corso e Alessandra Buonsanti, ci hanno raccontato la loro esperienza quotidiana: «Da circa un anno abbiamo registrato un notevole aumento di arrivi, sia di turisti stranieri che di italiani. Siamo passati da appena due voli a 15 al giorno. Un dato che è stato agevolato dalla presenza di più compagnie aeree, nuove tratte e conseguentemente presenze di stranieri che si trattengono anche oltre un giorno a Reggio e in provincia. Questo lo possiamo verificare anche per via dell’incremento di noleggi e per noi è una buona notizia».
Oltre al noleggio cosa chiedono a voi addetti ai servizi complementari?
«Soprattutto cosa c’è da visitare a Reggio o in provincia, ma c’è pure chi si sposta in Sicilia. Le curiosità maggiori, oltre il Museo archeologico e i Bronzi, sono per le sagre, i concerti ed altri eventi. Ecco perchè sarebbe utile riproporre un “info point” stabile all’interno dell’aeroporto, in grado di poter informare chi arriva senza un programma predefinito. Sarebbe importante, inoltre, avere un’area ristorazione degna della nostra tradizione enogastronomica, in grado di incuriosire chi arriva o chi parte dal punto di vista del buon cibo calabrese e del Sud in generale. E un punto vendita per i souvenir. Qualcuno ci ha anche fatto notare l’assenza di uno sportello per i prelievi di contanti».
La vostra presenza all’interno dello scalo vi consente di poter veriificare le presenze di questi mesi: come sta andando?
«In estate ci sono stati molti arrivi: italiani, stranieri, famiglie, ma anche professionisti. È stato davvero bello. Dopo un lieve calo a settembre, nel mese di ottobre abbiamo notato un nuovo incremento, agevolato dal bel tempo, dal mare e dal clima. Sono stati molti gli arrivi dall’estero, dalla Germania, da Marsiglia, Manchester. Ultimamente vediamo anche molti polacchi. Si tratta di turisti che utilizzano un aeroporto, ritenuto ormai strategico».



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