Oltre il 50% delle domande per usufruire degli incentivi è arrivato da imprese extra regionali. Per i Pia triplicato il valore degli interventi
Un sistema integrato di agevolazioni agli investimenti che consente di attirare i capitali (gran parte da fuori regione) e proiettare il programma d’intervento sul medio-lungo periodo con ricerca, innovazione, formazione e transizione energetica e tecnologica. Ecco che il mix dell’«offerta» di Puglia Sviluppo, la società finanziaria della Regione, conquista e stimola il mercato. Nei primi dieci mesi del nuovo ciclo di programmazione (2021-2027) sono già state inviate domande per investimenti pari a 1,4 miliardi che provengono da 1.300 imprese.
Una partenza sprint dato che, nel periodo 2014-2020, mediamente il monte progetti ammontava a un miliardo all’anno (vista la progressione al prossimo 31 dicembre l’obiettivo raggiungibile è di chiudere con una dotazione di 1,6 miliardi).
I numeri, presentati anche nel corso della seconda edizione del Forum «#mareAsinistra: Le politiche vincenti per l’attrattività della Puglia», organizzato da The European House-Ambrosetti con Regione e Puglia Sviluppo, si impreziosiscono di un ulteriore aspetto: l’appeal del sistema d’incentivazione territoriale attrae i capitali da realtà con sede sociale al di fuori della Puglia.
I Contratti di programma con 18 domande per 238 milioni
Si parte con lo strumento dei Contratti di Programma (grandi imprese) dove sono state presentate 18 istanze, che coinvolgono 49 imprese per un investimento da 238 milioni. Di queste ben 24 (pari a quasi la metà) provengono da realtà esterne alla Puglia (3 i gruppi esteri). Rispetto al precedente ciclo di programmazione si registra l’aumento del 28% per le istanze e il raddoppio in termini di valore degli interventi.
Pia con 126 istanze e un valore di 772 milioni
L’incidenza «esterna» è alta anche per i programmi integrati di agevolazione (Pia): sinora figurano 126 istanze per un valore di 772 milioni. Di queste 41 sono presentate da aziende di fuori regione (circa il 30%), mentre nel rapporto con il precedente ciclo di fondi l’impennata è marcata: quasi due volte per il numero delle istanze e tre volte e mezza per il valore dell’investimento. Ma è il Pia Turismo la misura che più apre al mercato: su 11 richieste (valore 189 milioni) 6, poco meno del 60%, sono state presentate da realtà imprenditoriali esterne al territorio. Sempre in questo ambito spicca quasi il raddoppio delle domande a cui corrisponde un valore economico di oltre dieci volte lo storico.
Cooperazione tra imprese e mondo della conoscenza
«Nel nuovo ciclo di programmazione 2021/2027 – afferma Antonio De Vito, direttore generale di Puglia Sviluppo – intendiamo rafforzare la cooperazione tra imprese e mondo della conoscenza attraverso il sostegno degli investimenti in ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione tecnologica, nella prospettiva di affrontare al meglio le nuove sfide della transizione digitale, energetica ed ambientale».
Ma quali sono le strategie che stanno attirando gli investitori? «Abbiamo indirizzato i nostri strumenti agevolativi – prosegue De Vito – verso una logica di progetto integrato, dando la possibilità alle imprese di elaborare un piano di sviluppo di medio termine, con diversi interventi finalizzati al rafforzamento delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione, alla digitalizzazione, alla transizione ecologica ed energetica, alla formazione e allo sviluppo delle competenze, al potenziamento del trasferimento tecnologico, al consolidamento della proiezione internazionale. Un altro tassello importante è rappresentato dalla forte integrazione e interazione tra misure agevolative e strumenti finanziari. Questa impostazione sta riscuotendo un grande interesse da parte del sistema imprenditoriale, come testimoniato dal numero delle istanze presentate».
L’ultimo passaggio è per il pregresso. È in programma la firma per lo sblocco dei fondi Fsc (si parla di venerdì al teatro Kursaal Santalucia) da cui potranno essere attinte le risorse, pari a 1,9 miliardi, per dare seguito ai 2.705 progetti riferiti alla precedente pianificazione.
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