Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito
#finsubito video
Agevolazioni
Asta
Bandi
Costi
Eventi
Informazione
manifestazione
Sport
Vendita immobile

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

Il conto del Ponte | MilanoFinanza News




Ultim’ora news 27 novembre ore 9


Il ponte sullo Stretto produrrà vantaggi economico-sociali superiori ai costi di realizzazione. A metterlo nero su bianco è l’analisi costi-benefici commissionata da Unioncamere Sicilia a Uniontrasporti, che l’ha realizzata in collaborazione con Openeconomics seguendo le linee guida prescritte dall’UE. Il documento è stato presentato ieri a Roma nel corso di un un convegno sugli impatti economici, ambientali e sociali del collegamento stabile tra la Sicilia e l’Europa. Al netto dei costi di costruzione, i benefici apportati dal ponte risultano positivi per oltre 1,8 miliardi di euro, con un rapporto costi-benefici di 1,2 calcolando i vantaggi per il tessuto economico dell’area interessata, per il traffico merci e passeggeri e per la logistica. Per quanto concerne i tempi di riapertura dei cantieri, bloccati da Monti nel 2012, e di realizzazione, l’amministratore delegato della concessionari Stretto di Messina Pietro Ciucci ha sottolineato che “sono legati all’approvazione del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile): la legge dice entro il 31 dicembre 2024 e quindi il 2025 sarà l’anno della prima attività sul territorio e della progettazione esecutiva. In tutto, le stime sono di 8 anni per il completamento dell’opera e prevediamo l’apertura al traffico nel 2032”. In merito ai costi, Ciucci ha spiegato che “la cifra sulla quale abbiamo ragionato finora è 12 miliardi, che non comprendeva però gli aggiornamenti previsti dalla legge. Noi crediamo che 13,5 miliardi sia il valore aggiornato. Stiamo definendo gli accordi con tutti i diversi affidatari e valutando le richieste presentate dai vari enti e dalle Conferenze dei servizi ed è una fase che si chiuderà prossimamente”. “Mi fa imbestialire chi dice che non si può fare il ponte perché lì ci sono mafia e ‘ndrangheta”, ha detto il ministro Salvini, “a parte il fatto che queste ultime non hanno confini, io penso che uno Stato serio possa e debba fare infrastrutture anche e soprattutto dove c’è la criminalità, che opere come queste servono a sconfiggere. La mafia c’è dove c’è la disperazione, dove non ci sono speranze, prospettive, futuro o lavoro. Ma se si creano 120.000 posti di lavoro tra diretti e indotto è più difficile per il mafioso trovare manodopera”. Stando allo studio di Uniontrasporti, già nel corso dei lavori il ponte “sarà in grado di apportare un contributo di 23,1 miliardi al PIL, creare 36.700 posti di lavoro stabili e alimentare con 10,3 miliardi complessivi di euro le entrate fiscali nelle casse dello Stato”. Seguendo i principi guida della Comunità Europea, sono stati analizzati i costi e i benefici generati da una delle opere fondamentali inserite nel piano di investimenti infrastrutturali del Governo nell’ambito della rete Transeuropea dei trasporti (TEN-T) e del completamento del corridoio Scandinavo-Mediterraneo. L’analisi ha valutato la solidità delle conclusioni presentate, sottoponendole a “un’analisi di sensitività”, tenendo quindi conto, anche in negativo, delle possibili variazioni nel tempo dei vari parametri utilizzati. Quanto al rischio economico, il ponte è risultato positivo nel 70% dei casi, con un grado di rischio non elevato. Strettamente connesse all’opera sono i collegamenti ferroviari e Dario Lo Bosco, presidente di RFI, ha dichiarato: “In Sicilia stiamo facendo una rivoluzione copernicana. Abbiamo 17,9 miliardi di investimenti e non si erano mai visti, ma dobbiamo realizzare un’interconnessione virtuosa fra i nodi attrattori e generatori di mobilità, perché peraltro l’Unione europea obbliga la via del mare e quella del ferro a crescere e noi, con “Scenario 2030”, dobbiamo trasferire il 30% del traffico gommato verso queste modalità meno inquinanti. Quindi un obiettivo che dobbiamo vincere facendo sinergia fra le istituzioni. Noi siamo pronti e disponibili a lavorare con le istituzioni pubbliche e con le società di ingegneria per fare un sistema virtuoso che possa fare di questo Paese un grande Paese e dargli la collocazione giusta anche come grado di cultura in Europa e nel mondo”. (riproduzione riservata)



Source link

Prestito personale

Delibera veloce

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamo agevolati e contributi

per le imprese